Prosegue senza sosta lo sciopero dei lavoratori di Iscot Italia impiegati nei cantieri Stellantis di Melfi, promosso da FILCOM–ConfSal e UGL Igiene Ambientale. L’adesione alla mobilitazione è del 100% e le sigle sindacali ribadiscono la volontà di andare avanti “fino a quando non arriveranno risposte concrete e soddisfacenti”.
Alla base della protesta, la mancata disponibilità da parte dell’azienda ad aprire un confronto costruttivo sulle criticità segnalate dai lavoratori. In particolare, la richiesta di congelare i trasferimenti per almeno un mese, per valutare alternative condivise, è stata respinta. La totale chiusura al dialogo ha spinto le organizzazioni sindacali a intensificare la protesta.
I rappresentanti di FILCOM e UGL hanno chiesto l’intervento dell’assessore regionale alle Attività Produttive, Francesco Cupparo, affinché si apra un tavolo nella sede dell’unità di crisi. “Non si può accettare che chi ha fatto crescere l’azienda venga oggi umiliato e allontanato dal proprio territorio”, denunciano i sindacati.
Iscot Italia, con circa 120 dipendenti, non ha ancora chiarito quanti lavoratori saranno coinvolti nei trasferimenti. Intanto, la vertenza resta aperta e la tensione alta.
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