Il 2024 si chiude come un anno nero per Stellantis, segnato da un livello di produzione mai così basso dal 1956. Lo evidenzia il rapporto Fim-Cisl, con il segretario generale Ferdinando Uliano che lancia l’allarme: “Il 2025 si prospetta altrettanto difficile. Stimiamo 25 mila lavoratori a rischio tra dipendenti Stellantis e indotto, se non verranno attivati gli ammortizzatori sociali”.
La situazione critica si riflette anche sui mercati: il titolo Stellantis ha registrato un calo superiore al 3% a Piazza Affari, dopo i dati sulle immatricolazioni e una quota di mercato ferma al 29%. Il settore automobilistico italiano, già in difficoltà, rischia di subire un ulteriore contraccolpo.
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