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Moda in crisi: ogni giorno chiudono 18 negozi in Italia

Federazione Moda: “Persi 23mila punti vendita in 5 anni”. Saldi invernali in calo del 5,5%: il settore resta un pilastro economico, ma soffre

La moda italiana vive un momento difficile. Secondo i dati diffusi da Federazione Moda Italia-Confcommercio, il Paese sta perdendo una media di 18 negozi di abbigliamento al giorno. Negli ultimi cinque anni il bilancio è pesantissimo: 23.322 negozi in meno e oltre 35.000 posti di lavoro persi.

Saldi invernali in calo del 5,5%

Il consiglio della Federazione, riunitosi a Courmayeur, ha confermato le criticità, con un 2024 che si è chiuso con un calo medio dei consumi del 4,2% rispetto all’anno precedente. Anche i saldi invernali del 2025 hanno mostrato segnali preoccupanti: -5,5%, con sei imprese su dieci che hanno registrato un calo rispetto al 2024.

Il settore resta un pilastro economico, ma soffre

Nonostante le difficoltà, il settore moda continua a rappresentare un’importante colonna dell’economia italiana con 164.369 punti vendita attivi e quasi 300mila addetti. Tuttavia, il saldo tra aperture e chiusure nel 2024 è stato negativo di ben 6.459 negozi.

Le proposte: detrazioni fiscali e patto etico di filiera

Per il presidente di Federazione Moda Italia, Giulio Felloni, la ripresa passerà dall’innovazione, dallo shopping tourism e da politiche fiscali mirate. L’abbassamento della soglia per il tax free shopping da 154,96 a 70 euro ha già favorito il commercio locale, portando un incremento del 54% delle transazioni. Tuttavia, Felloni denuncia anche la concorrenza sleale di outlet, e-commerce e vendite private che danneggiano i negozi tradizionali.

La richiesta al Governo

Felloni chiede al Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, misure concrete: un patto etico di filiera con i fornitori, la detrazione fiscale per chi acquista prodotti sostenibili e un’aliquota Iva agevolata per sostenere il settore e salvaguardare un comparto strategico per il Paese.

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