A Palazzo Ducale di Martina Franca è stata illustrata la proposta di legge speciale sul centro storico, presentata dall’Onorevole Ubaldo Pagano e depositata alla Camera dei Deputati.
Il 4 settembre 2023 l’ex Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi aveva invitato i parlamentari pugliesi a farsi promotori di un disegno di legge per la tutela del patrimonio storico, architettonico e artistico del centro storico di Martina Franca, in provincia di Taranto.
“La ricchezza, la varietà e l’interesse del centro storico Di Martina Franca – osserva Sgarbi – i suoi palazzi e le sue chiese richiedono una cura particolare che nella prospettiva del cinquantesimo anniversario della Valle d’Itri presuppongono una legge speciale (per la quale invito i parlamentari pugliesi a un incontro al ministero) e un vincolo rafforzato di tutela da parte della Sovrintendenza.”
La proposta di legge è volta a raccogliere l’invito del Sottosegretario e si articola, guardando agli stessi obiettivi, in tre Capi:
- il primo è mirato ad esplicitare le finalità e a chiarire cosa si intende quando ci si riferisce al centro storico di Martina Franca;
- il secondo reca alcune disposizioni in favore della tutela e della valorizzazione del patrimonio materiale;
- il terzo ed ultimo capo guarda, con lo stesso spirito, alla salvaguardia del patrimonio immateriale.
In particolare, gli obiettivi generali della proposta sono:
- garantire la tutela e la valorizzazione del “centro storico” di Martina Franca;
- preservare l’eccezionale interesse storico, artistico e culturale del suo patrimonio immobiliare pubblico e privato.
La definizione di “centro storico” rimanda al vigente piano regolatore generale del Comune di Martina Franca.
Nell’ottica di riconoscere l’interesse culturale del centro storico di Martina, si riconosce come beni culturali le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani, nonché gli edifici pubblici e privati ad essi prospicienti ivi situati. Tale riconoscimento implica estendere a tutti questi beni le misure di conservazione e i relativi contributi pubblici previsti dal Codice dei beni culturali.
- Si estendono a questi immobili alcune forme di semplificazione per l’installazione di tecnologie per la produzione di energie rinnovabili al fine di favorire l’efficienza energetica e la produzione di energia rinnovabile nel rispetto del valore estetico e tradizionale degli edifici del centro storico di Martina Franca. A questi fini si prevede un credito di imposta pari al 100 per cento delle spese sostenute fino a 100.000 euro per tali interventi.
- Si sancisce l’inserimento del Festival della Valle d’Itria tra i festival musicali ed operistici italiani e delle orchestre giovanili italiane di assoluto prestigio internazionale riconosciuti dalla legge italiana (L. 20 dicembre 2012, n. 238), autorizzando l’erogazione di un contributo annuo di 1 milione di euro in favore della Fondazione Paolo Grassi. In sostanza, si equipara finalmente il Festival della Valle d’Itria* ad altri importanti eventi che ricevono il contributo nazionale straordinario (ad es. Festival dei due Mondi, Festival Pucciniano Torre del Lago, Festival Verdi di Parma e Busseto, Umbria Jazz, ecc…).
- Si istituisce un fondo di 3 milioni di euro annui in favore del Comune di Martina Franca, volto all’erogazione di contributi per il sostegno e la valorizzazione di eventi e iniziative culturali da svolgersi nel centro storico della città.
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