L’obelisco istoriato di Lecce

Di fronte alla mastodontica porta reale, conosciuta come Porta Napoli o arco di Trionfo di Carlo V, svetta un altro simbolo di Lecce: l’obelisco istoriato in stile egizio. Eretto tra il 1822  e il 1826 dallo scultore Vito Carluccio e dai suoi figli il monumento celebrativo in pietra leccese che maldestramente si tentò di camuffare con una vernice nera per farlo apparire di basalto, fu dedicato a Ferdinando I di Borbone, re delle due Sicilie, che aveva caldeggiato la strada che conduceva da Lecce a Taranto, antica e gloriosa capitale della Magna Grecia. Imponente e maestoso (con i suoi quasi 20 metri di altezza), caratterizzato da echi neoclassici e influssi antichi che vanno oltre il barocco, segnava l’ombelico della piazza circolare su cui convergevano i viali d’Italia un tempo meta di passeggio e di sosta dei leccesi sotto le chiome fluenti degli alberi. Non a caso sorse in un punto strategico a un tiro di schioppo dalle antiche mura e alla convergenza della strada, ormai trasformata per motivi di traffico in rotatoria e in snodo nei pressi dell’ateneo salentino. Decorato con fregi a bassorilievo, concepiti dal paleografo Luigi Cepolla, ostenta richiami mitologici, corredati da epigrafi in latino, e i rispettivi simboli identitari che, dipanandosi sulle varie facce, identificavano i circondari dell’antica Terra d’Otranto durante il Regno delle due Sicilie: la lupa, l’aquila, il dio Pan e la dea Minerva per Lecce, il gallo insieme ad Ercole nudo con cornucopia e clava e il serpente su un’ara con il sole per Gallipoli; il cervo, Bacco con corona e Taras con la cetra che cavalca il delfino per Brindisi; Falanto a cavallo, l’aquila recante i fulmini negli artigli e Taras con il tridente sul dorso del delfino per Taranto. Sulla base si staglia l’arme della Provincia di Terra d’Otranto, un delfino che azzanna la mezzaluna islamica, simbolo dell’impero ottomano, e della vittoria sugli invasori turchi ricacciati in mare, mentre sulla cuspide svetta la costellazione celeste sotto il segno del Leone.

 

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