Manfredonia (FG) – Tenere viva la memoria di Caterina Ciavarrella, uccisa dalla mafia a soli cinque anni nel lontano marzo del 1981, attraverso il gioco, lo sport e le parole degli studenti, rinnovando insieme l’impegno collettivo per una società più giusta e libera.
Sono una Giornalista Professionista. Per me ogni parola ha conseguenze, così come ogni silenzio: pertanto, non conosco altro modo per svolgere questa professione se non con rispetto, serietà e responsabilità. Valori ancor più necessari nel racconto quotidiano di una terra complessa quale la Capitanata, che aspirando ad un futuro di maggior dignità e prosperità non può prescindere da un’attività di cronaca seria, onesta e libera.
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