No alla legge spacca Italia. Si al referendum abrogativo. La battaglia di democrazia diventa sempre più condivisa e partecipata in difesa dell’unità e della coesione nazionale, del welfare pubblico e delle prospettive economiche del paese. Nel giro di pochi giorni procede a gonfie vele la raccolta firme, promossa dal comitato promotore Cgil e Uil, partiti politici di opposizione e associazioni della società civile, per fermare la legge Calderoli sull’autonomia differenziata in grado, a loro dire, di acuire i divari territoriali tra nord e sud e le disuguaglianze sociali, mettendo a rischio diritti e servizi a partire da quelli relativi a sanità pubblica, istruzione, lavoro e tutela dell’ambiente. Boom di firme elettroniche in tutta Italia per raggiungere e superare le 500mila firme necessarie e coda al banchetto allestito ieri sera a Lecce in via Trinchese da Cgil e Uil. I banchetti nelle piazze continueranno ad offrire la possibilità di firmare per fermare la legge sull’autonomia differenziata, considerata iniqua e sbagliata. Ma l’obiettivo non è solo la raccolta firme, ma anche superare in futuro alle urne il quorum di almeno il 50% più uno per ritenere valido il referendum abrogativo.
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