“Ora è il momento del dolore. È una tragedia simile a quella della croce che ci lascia smarriti. Sento il bisogno di condividere questo dolore. Lo vorrei eliminare ma non posso. Quello che posso fare è aiutarvi a superare il dolore. Permettiamo al signore di portare pace e consolazione nei vostri cuori”.
E’ un passaggio dell’omelia con cui don Massimo, parroco della chiesa beata vergine Maria a Foggia, si è rivolto alle tante persone che hanno partecipato ai funerali del 34enne Giuseppe Tucci, il vigile del fuoco in servizio a Rimini morto dopo essere stato picchiato da un buttafuori della discoteca Frontemare, la notte tra sabato e domenica scorsi.
La salma di Tucci è arrivata a Foggia nella serata di domenica 18 giugno dopo l’espianto degli organi, una volontà che Giuseppe aveva indicato anche sulla sua carta d’indentità. Il feretro è stato portato in spalla da alcuni vigili del fuoco. In chiesa c’erano familiari, tanti amici, colleghi e i tifosi della squadra di calcio del Foggia a cui Tucci teneva molto.
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