Roma – Il primo confronto nel ritrovato dialogo tra Acciaierie d’Italia e sindacati è nella sede di Confindustria Roma. Le sigle sindacali sono convinte che serva ad oggi conoscere il piano industriale, il contenuto degli accordi fra azienda e Governo, ma soprattutto come si elimina la cassa integrazione e come si rilancia lo stabilimento tarantino. I lavoratori sono allo stremo. Se l’iniezione di 750 milioni di euro (650 messi dallo Stato e altri 100 milioni messi da Arcelor Mittal) non serve a rilanciare l’azienda, ad acquistare le materie prime, ad acquistare i ricambi e quanto serve per la funzionalità degli stabilimenti, il rischio lamentano i sindacati è che questi soldi vengano usati esclusivamente per pagare il gas e l’elettricità
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