Il senatore Mario Turco, vicepresidente del MoVimento 5 Stelle

Dl caldo: M5S ha presentato sei emendamenti

Il MoVimento 5 Stelle ha presentato un impianto emendativo al Dl Caldo, di cui molti a prima firma del senatore Mario Turco, Vicepresidente del M5S, sulle materie in oggetto. Ecco, in sentisi, le proposte che, secondo il movimento, hanno l’obiettivo di colmare le tante lacune e dimenticanze del Governo.
Agricoltura, mitilicoltura e pesca:
In caso di emergenza climatica, per quanto riguarda la tutela dei lavoratori, si vuole estendere l’applicabilità del trattamento di integrazione salariale in favore degli operai agricoli, anche ai lavoratori del settore della pesca e della mitilicoltura. Si propone di inserire un art. 2-bis al fine di   disporre il divieto sul territorio nazionale, per tali categorie di lavoratori, di svolgere le relative attività in condizioni di esposizione prolungata al sole dalle 12:30 alle 16:00, sulla base dei dati diffusi giornalmente da Inl, Inail e Inps.
Amianto e siderurgia:
Si vuole introdurre l’obbligo di comunicazione all’Asl entro 48 ore, a carico del datore di lavoro, della notizia di rinvenimento di amianto. L’autorità sanitaria entro 10 mesi provvede alla bonifica del luogo dopo averne inibito l’accesso e l’utilizzo, e aver messo in sicurezza i siti contaminati. Si prevedono, inoltre, misure finalizzate alla messa in sicurezza dei lavoratori per gli interventi di rimozione di coperture, tettoie e altri rivestimenti di immobili o parti tecnologiche funzionali all’immobile. Si assegna al governo il compito di stabilire i criteri per l’emanazione di linee guida regionali concernenti l’informatizzazione dei processi di bonifica dall’amianto, di georeferenziazione dell’amianto e di individuazione di siti idonei allo stoccaggio dell’amianto, mentre alle regioni spetterebbe il sistema di tracciabilità dell’amianto. Per i lavoratori esposti alla sostanza cancerogena si chiede un regime previdenziale di beneficio, oltre alla possibilità di accedere al pensionamento anticipato, con il sistema contributivo, senza rinunciare alle altre provvidenze vigenti in quanto affetti da patologie asbesto-correlate di origine professionale. Oltretutto, si vogliono introdurre maggiorazioni contributive per il personale militare e siderurgico, come quello dell’ex Ilva di Taranto, esposti all’amianto o affetti da patologie asbesto-correlate. In particolare, l’emendamento vuole introdurre l’articolo 1-bis in materia di prestazioni sanitarie, al fine di consentire ai lavoratori esposti all’amianto di fruire gratuitamente dei necessari controlli per la diagnosi precoce e, in caso di patologia, per i trattamenti sanitari specifici. Si vuole, inoltre, investire sulle politiche attive di sostegno all’occupazione con una spesa di 10 milioni di euro per ciascuno degli anni 2024, 2025 e 2026, per il finanziamento di specifici percorsi finalizzati alla riqualificazione e al reinserimento nel mondo del lavoro delle medesime categorie di lavoratori. Per quanto riguarda il rilascio dell’Aia, si chiede di subordinarne il rilascio all’incidenza che l’impiego di amianto ha prodotto sulla salute dei lavoratori.
Ires agevolata:
Con la proposta di introdurre l’articolo 3-bis (in ricordo di Adriano Olivetti), si intende instaurare un regime premiale per le grandi imprese che stabiliscono un rapporto tra il complessivo trattamento economico degli amministratori investiti di particolari cariche apicali e il salario aziendale minimo, non superiore a 1 su 50, introducendo un’aliquota Ires agevolata al 15%.

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