Delio Rossi

Delio Rossi lascia il Foggia: ‘In questo momento non sono sereno’

(Di Lorenzo Ruggieri) Dopo 83 giorni insieme, le strade di Delio Rossi e del Foggia si separano. Nel corso di una conferenza stampa, il tecnico ha annunciato l’addio alla panchina rossonera, dopo aver sfiorato il sogno Serie B svanito solo nella finale dei playoff contro il Lecco.

Addio al Foggia: “Il prossimo anno non allenerò il Foggia per motivi personali. Per svolgere al meglio questo mestiere devi essere razionale e io non riesco a esserlo poiché troppo legato alla piazza. Ciò sarebbe accaduto anche in caso di promozione in Serie B poiché si tratta di una scelta maturata già un mese fa. In questo momento non sono sereno, ma resterò sempre un tifoso di questo club”.

La stagione: “Sono arrivato a sole quattro gare dal termine, firmando fino al 2024. Ho lavorato 24 ore al giorno, coltivando un sogno che però non si è realizzato. Vorrei innanzitutto ringraziare il presidente Canonico, il quale ha rispettato ogni mia richiesta e mi ha permesso di allenare il Foggia. Ringrazio i giocatori, incredibili dal punto di vista morale. Sono grato a chiunque abbia cullato il mio stesso sogno, sfuggito, a mio avviso, per discorsi che esulano dal calcio”.

Tifosi: “Il tifo a Foggia è passionale, abbiamo vissuto situazioni che non si vedono nemmeno in categorie superiori. A volte, però, alcuni episodi sono andati oltre il tifo e ciò non mi ha fatto piacere. Accetto i dissensi e le contestazioni, ma la violenza no. Anche la stampa ha minimizzato l’accaduto”.

Playoff: “La gara più insidiosa è stata sicuramente la prima con il Potenza: venivamo da un lungo stop. La partita d’andata con il Cerignola è stata condizionata dal campo e lo dimostrano i nostri errori. Il ritorno, però, ha segnato la svolta, in quel momento abbiamo capito che saremmo potuti arrivare fino in fondo”.

Finale con il Lecco: “Svolgo questa professione da 30 anni e mi sono capitate spesso situazioni poco chiare. Nelle due partite con il Lecco, però, ne ho viste troppe e tutte unilaterali. Non ho elementi a sostegno e non vorrei che si scada nel vittimismo”.

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