Ceglie Messapica, ricatta donna sposata: 47enne condannato finisce in carcere

CEGLIE MESSAPICA – Aveva minacciato una donna di diffondere su internet alcune foto intime e personali se non avesse pagato la somma richiesta. Per questo, dopo la condanna definitiva, i carabinieri della stazione di Ceglie Messapica hanno eseguito un ordine di esecuzione pena emesso dall’Ufficio esecuzione penale della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi nei confronti di un 47enne. L’uomo deve scontare la pena residua di 2 anni, 8 mesi e 16 giorni di reclusione per il reato di estorsione, commesso nel 2016. Il provvedimento scaturisce dall’indagine svolta dai militari della stazione di San Vito dei Normanni che, nel giugno di 8 anni fa, arrestarono l’allora 39enne, in flagranza di reato, perché accusato di aver minacciato la vittima di diffondere sul web alcune foto personali che la riguardavano, qualora non gli avesse corrisposto del denaro. L’arrestato, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato nel carcere di via Appia, dove è ora rinchiuso.

Ricatta donna sposata: la trappola dei carabinieri

Secondo quanto ricostruito, il giovane, entrato in possesso di quelle immagini, chiese del denaro, 500 euro, per non diffondere le foto. In allegato, anche la minaccia di raccontare tutto al marito della donna che, con coraggio, si era rivolta ai carabinieri. Ad incastrare l’estorsore, la trappola architettata dagli investigatori dell’Arma: la donna, fingendo di cedere al ricatto, si presentò all’incontro prefissato e consegnò il denaro. A quel punto, entrarono in gioco i carabinieri, che arrestarono in flagranza il 39enne.

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