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Foggia, catturato Antonio Patruno latitante da luglio. Un vecchio agriturismo era il covo

FOGGIA- È stato catturato in un agriturismo dismesso di Ascoli Satriano, su lui pende una pena di 12 anni di carcere da scontare per un violento e armato assalto a un portavalori a Vasto (Chieti) del dicembre 2021: Antonio Patruno è stato preso in un blitz dei carabinieri del nucleo Investigativo di Foggia.

I militari coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno arrestato un pericoloso ricercato cerignolano, classe 1973, condannato in via definitiva per un violento e armato assalto a un portavalori avvenuto nel dicembre 2012 a Vasto (Chieti). Condannato in via definitiva per rapina aggravata, ricettazione, attentato ai trasporti, detenzione e porto illegale di armi, e altro ancora, a una pena complessiva di 15 anni di reclusione, al netto del pre-sofferto già scontato in custodia cautelare, il catturando doveva ancora scontare oltre 12 anni e mezzo di carcere dopo il rigetto del ricorso in Cassazione. Dal luglio scorso, però, l’uomo si era reso irreperibile, diventando in questo modo un ricercato su tutto il territorio nazionale.

Il blitz nell’agriturismo di Ascoli Satriano

La svolta nelle sue ricerche è invece arrivata l’altra sera, quando i carabinieri del Nucleo Investigativo di Foggia, supportati in fase esecutiva dai Reparti specializzati dell’Arma (Squadrone Eliportato “Cacciatori” di Puglia e Sos, quest’ultime quali squadre operative di supporto addestrate anche per le operazioni antiterrorismo), coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno effettuato un blitz in un agriturismo da mesi dismesso sito in Ascoli Satriano (Foggia).

Un’operazione di polizia giudiziaria “muscolare”, al termine della quale Antonio Patruno è stato catturato. Nella sua disponibilità, all’interno del “covo” dove è stato rintracciato, è stato inoltre rinvenuto del materiale ritenuto utile per gli inquirenti.

Nel covo anche un imprenditore agricolo che l’avrebbe aiutato a nascondersi

In flagranza di reato, è stato altresì arrestato un presunto fiancheggiatore del 49enne, un imprenditore agricolo di fatto incensurato, a carico del quale, in questa prima fase di indagini preliminari, sono stati raccolti elementi investigativi a suo carico, non solo per quanto riguarda il “sostegno” fornito ad Antonio Patruno, ma anche per quanto concerne la detenzione illegale di un fucile a pompa, di circa duecento munizioni calibro 12 e la ricettazione di alcuni mezzi rubati od oggetto di rapina in provincia di Foggia e nella limitrofa BAT. Nella giornata di ieri si è svolta l’udienza di convalida per tale arresto in flagranza di reato davanti al Tribunale di Foggia.

Va dunque precisato che la posizione della persona arrestata è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria e che la stessa, sebbene sia stata attinta da gravi indizi di colpevolezza in relazione ai reati per i quali si procede, non può essere considerata colpevole sino alla condanna definitiva.

Magistratura e carabinieri di Foggia, ancora una volta, hanno dato così un’importante risposta – in termini di legalità e sicurezza – nel territorio della provincia di Foggia, a tutela dei cittadini ed in generale delle comunità, a riprova quindi della grande attenzione costantemente rivolta alla Capitanata.

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