Brindisi, torcia Edison: “Un pasticciaccio brutto”

BRINDISI – Sul “pasticciaccio brutto ” della torcia inserita a sorpresa nel progetto Edison al porto di Brindisi, “nessuno è esente da responsabilità”. Lo assicura il sindaco Giuseppe Marchionna, che chiarisce la sua posizione su una vicenda evidentemente ancora tutta da chiarire nei dettagli. Il primo cittadino prova a fornire il suo contributo, anche perché “in questi giorni vengo tirato per la giacchetta da più parti. C’è chi mi rimprovera di aver assunto una posizione pilatesca, chi mi accusa di guardare da un’altra parte, chi aizza gli odiatori da tastiera a sferrare una campagna social nella quale sono accusato di tutte le peggiori nefandezze. Non intendo certo sostenere di essere persona esente da errori, ma da qui a essere indicato come il più colpevole tra tutti, il capro espiatorio eccellente di una vicenda nella quale nessuno è esente da responsabilità – spiega il sindaco – ce ne passa”.

Torcia Edison, la versione di Marchionna

“La verità è che la vicenda del deposito GNL di Edison è un pasticciaccio brutto, molto più brutto di quello reso famoso dal romanzo di Carlo Emilio Gadda “Quer pasticciaccio brutto de via Merulana”. La travagliata vita del progetto del deposito GNL – almeno dal punto di vista dell’interesse della Città di Brindisi, che è quello che mi sta più a cuore – sconta in maniera decisiva la mancata approvazione del parere negativo da parte del Consiglio Comunale di Brindisi, a causa della mancanza di numero legale. Da lì è partita una battaglia legale che, nelle intenzioni degli attori dell’epoca, probabilmente aveva come obiettivo quello di tentare di recuperare sul piano giudiziario quello che era già piuttosto chiaro a livello politico e istituzionale: l’opposizione al progetto era appannaggio di una coalizione poco coesa che non era in grado di affermare la propria specifica visione politica. Del resto – prosegue il primo cittadino – questa lettura della vicenda è stata successivamente confermata dalle posizioni espresse dalle varie Istituzioni coinvolte nel procedimento, tra cui la Regione Puglia, che hanno autorizzato la realizzazione dell’intervento, sia pur con particolari prescrizioni”.

Torcia Edison, “non abbiamo nascosto niente a nessuno”

“Ho richiamato brevemente la storia di questo progetto per sottolineare che anche in questo caso non abbiamo nascosto niente a nessuno: in piena campagna elettorale abbiamo affermato a chiare lettere e in più occasioni la nostra posizione sulla vicenda, anticipando il nostro orientamento favorevole. Invece da questo punto in poi prende forma il pasticciaccio brutto del deposito GNL di Brindisi. La società Edison prima accoglie e fa proprie le prescrizioni del CTR e della Regione Puglia, ne adegua conseguentemente il progetto, che assume una conformazione meno impattante rispetto alla prima e originaria ipotesi. Poi, inopinatamente, presenta un nuovo progetto di cui nessuno era stato informato e sul quale non si è ancora espresso neanche il Comitato Tecnico Regionale, i cui contenuti sono sicuramente peggiorativi rispetto a quelli conosciuti. Questa mancanza di chiarezza e – mi sia consentito – di rispetto da parte di Edison per i Cittadini di Brindisi e per le Istituzioni locali che li rappresentano complica in maniera piuttosto seria la vicenda, prefigurando l’inderogabile necessità che la Società chiarisca in modo inequivocabile il progetto definitivo, gli aspetti attinenti la sicurezza e l’impatto ambientale del deposito GNL, approfondendo peraltro anche gli eventuali ritorni per il territorio. Chiarita – spero esaustivamente – la posizione della coalizione che rappresento, ribadisco la convinzione che su questa vicenda spetti al Comitato Tecnico Regionale e alla Regione Puglia il compito di pronunciarsi definitivamente. Per queste ragioni credo sia inderogabile per tutti il richiamo al rispetto delle prerogative istituzionali, anche se comprendo (senza peraltro giustificare) le tentazioni di quanti scorgono nelle tante contraddizioni di questo pasticciaccio brutto – attacca Marchionna – l’occasione di tentare di rilanciarsi politicamente o, peggio, di ritagliarsi qualche banale spazietto di miserevole gestione”.

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