Brenno Oliveira Fraga Costa, detto Brenno (Foto SSC Bari)

Brenno, Pissardo e Farroni si presentano: “Bari un’opportunità che non si poteva rifiutare”

Conferenza stampa di presentazione per i tre portieri del Bari Brenno, Marco Pissardo e Alessandro Farroni. Queste le loro dichiarazioni:

BRENNO

UN SOGNO – “E’ sempre stato un sogno giocare in Europa, quando si è aperta la possibilità di venire a Bari ero molto felice. Sono contento di fare un’esperienza all’estero”.

IL SUO ARRIVO A BARI – “Non so perché la trattativa si è allungata tanto. Da quando sapevo dell’interesse del Bari io ho sempre detto che volevo venire qui. Adesso mi sento meglio, mi sento più ambientato al paese, alla lingua e ai miei compagni. All’inizio non è facile, bisogna capire la lingua nel minor tempo possibile. Ho sentito Matheus Henrique del Sassuolo, mi ha consigliato di ascoltare la radio andando agli allenamenti e così sto facendo”.

I SUOI OBIETTIVI – “Quello che voglio è migliorare ogni giorno, far meglio in ciò in cui sono in difficoltà. Voglio aiutare la squadra, poi vedremo quello che succederà. Conosco la responsabilità di fare il portiere a Bari, proprio per questo volevo imparare al più presto la lingua. Voglio mostrare la mia qualità, il mio lavoro, voglio dimostrare che ci sono portieri forti anche in Brasile, voglio fare una carriera in Europa”.

PUGLIA E BRASILE – “Penso che la Puglia sia simile al Brasile, siamo a novembre e non ho bisogno della felpa. Il clima è simile, questo può aiutarmi. Porto Alegre è una città importante per me, ho vissuto sette anni lì e ho conosciuto mia moglie, ma ora sto bene qui”.

IL RIGORE DI MONCINI – “Penso che si sia trattata di sfortuna: noi studiamo i calciatori, sapevo che avrebbe tirato a sinistra. Io ho saltato andando su, lui ha tirato giù. Le uscite? Devo migliorare, ma con la fiducia si può fare tutto”.

LE PARTITE – “La mia partita migliore è stata la scorsa, ma anche quella con la Cremonese, mentre quella che voglio dimenticare individualmente è quella con il Pisa”.

LA FINE DEL RAPPORTO CON IL GREMIO – “Si è trattata di una scelta dell’allenatore, quella di non farmi giocare più. Io voglio sempre giocare, penso sia così per tutti i calciatori. Non so cosa sia successo”.

 

PISSARDO

IL RUOLO DEL SECONDO PORTIERE – “Quando sono venuto qui sapevo quale sarebbe stato il mio ruolo. Spero che Brenno stia sempre bene e faccia 38 partite. Quando ti alleni bene, se c’è la possibilità, è molto più probabile che tu ti faccia trovare pronto”.

LA SERIE B – “Sicuramente per me si tratta di un’esperienza nuova, in una categoria superiore; era un’opportunità che non potevo lasciarmi scappare. Ho rincorso la B in tutti questi anni, non potevo non accettare, indipendentemente dal ruolo che avrei coperto”.

LA TRATTATIVA – “Ho detto subito sì, ero fuori dal progetto a Novara, stavo aspettando una soluzione: mi ha chiamato il direttore e ho accettato subito”.

LA CARRIERA – “Non ho rimpianti per come è andata la mia carriera fino a questo momento, sicuramente ho sbagliato anche, ma sbagliare ci sta sempre”.

L’INTER – “Le giovanili dell’Inter mi hanno formato, lì in nove anni ho imparato a vivere. Certo, alle volte stare in un club così grande ti penalizza perché per aggregarti alla prima squadra devi essere subito un top player”.

 

FARRONI 

IL SUO RUOLO – “E’ un ruolo delicato, è impossibile sperare che Brenno si faccia male. Dobbiamo essere bravi a continuare ad allenarci bene, a farci trovare pronti se dovesse arrivare l’occasione”.

BAGAGLIO DI ESPERIENZA – “La posizione che abbiamo non è quella ideale per metterci in mostra, ma, dopo il percorso che ho fatto, era importante potersi cimentare con compagni di squadra di un certo tipo. Sarà un bagaglio di esperienza importante per me”.

LA TRATTATIVA – “Si è sviluppato tutto negli ultimi giorni. Avevo altre piste, ma la chiamata del Bari non si poteva rifiutare”.

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