La Procura di Bari ha richiesto una condanna a 5 anni e 4 mesi di reclusione per il chirurgo Giuseppe Garofalo, 65 anni, e per due presunti complici, Donato Maurizio Di Cosmo, 50 anni, e Davide Genchi, 31 anni. I tre sono imputati per tentata estorsione nei confronti di un architetto barese.
I fatti risalgono all’ottobre 2019, e, secondo l’accusa, Garofalo avrebbe istigato Di Cosmo e Genchi, entrambi pregiudicati, a minacciare l’architetto affinché rinunciasse a una controversia civile relativa alla restituzione di una caparra di 360mila euro. Tale somma era stata versata nel 2011 come anticipo per l’acquisto di una villa a Bari, del valore di 850mila euro, di proprietà di Garofalo e della moglie. La compravendita non si concretizzò e sfociò in una causa civile tra le parti.
Dopo un’udienza del processo civile, Di Cosmo e Genchi avrebbero avvicinato l’architetto, intimandogli di chiudere il contenzioso economico con il medico. In particolare, Genchi avrebbe sottolineato di essere a conoscenza dei movimenti e del numero di telefono della vittima, suggerendo di incontrare Garofalo in un bar per “risolvere la questione”. Il caso resta al vaglio della magistratura.
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