BARI – Avrebbero organizzato una duplice spedizione punitiva ai danni di un 50enne di Santo Spirito, quartiere a nord di Bari: la prima il giorno di Santo Stefano del 2022, fallita per il passaggio sotto casa di una pattuglia dei carabinieri; la seconda due giorni dopo, in pieno centro, sul lungomare, puntandogli una pistola in faccia davanti a numerosi cittadini. Per questo otto persone sono state arrestate dai militari del capoluogo con l’accusa di estorsione continuata aggravata in concorso e lesioni personali in concorso, entrambe con l’aggravante del metodo mafioso. L’uomo sarebbe stato colpevole a detta gli otto – tutti vicini al clan Strisciuglio di san Pio – Enziteto del capoluogo – di aver messo su un’autonoma attività di spaccio senza il consenso del clan. E sarebbe stata proprio la mogie del capo clan – secondo gli inquirenti – a ordinare le due spedizioni punitive.
Il successivo arresto in flagranza di uno degli indagati e il fallito agguato ai danni del 50enne avrebbero alimentato i sospetti di una presunta collaborazione con gli inquirenti della moglie del pusher che, sebbene infondata, avrebbe indotto gli indagati a estorcere ai due 20mila euro per riparare l’affronto subito dal clan, oltre che per pagare le spese legali. Somma che la coppia avrebbe deciso di pagare. Per questo e per il sequestro di droga, armi clandestina e due Ak – 47 trovati un mese dopo in un seminterrato nelle disponibilità di un 34enne tra gli arrestati, sette persone sono finite in carcere e una ai domiciliari.
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