BARI – Sono ormai lontani i tempi in cui il palazzo di via Nazariantz fu dichiarato inagibile e avvocati e magistrati, oltre ai funzionari e alla polizia giudiziaria, furono costretti a lavorare nelle tende posizionate all’esterno dell’edificio Inail del quartiere Libertà. Le proteste all’esterno della Facoltà di giurisprudenza non turbano la presentazione del nuovo un polo giudiziario di Bari, un centro innovativo, eco compatibile, verde e accessibile a tutti.
L’Agenzia del Demanio ha dato il via ai lavori da qualche settimana al quartiere Carrassi, laddove insistono le caserme dismesse Capozzi e Milano. Il tutto nel rispetto del cronoprogramma. Da una parte il Polo giudiziario che si svilupperà su una superficie di circa tre ettari e avrà quattro edifici: il Tribunale Penale, Civile, la Corte d’Appello, il Tribunale dei Minorenni, il Tribunale di Sorveglianza, il Giudice di Pace, la Procura Generale e la Procura della Repubblica. Un’opera per 1800 tra giudici, procuratori, magistrati, avvocati e una spesa affitti abbattuta per 3,6 milioni di euro annui. A nord, invece, il parco urbano con oltre 900 alberi e 10 ettari di superficie.
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