BARI – Quarantasette giornalisti e 26 poligrafici. In tutto più di 70 professionisti che dal primo gennaio prossimo potrebbero trovarsi senza lavoro e – a quanto pare – anche senza ammortizzatori sociali. Nuovo capitolo per la Gazzetta del Mezzogiorno. Dopo l’acquisizione – un paio d’anni fa – da parte di Edime – Editrice del Mezzogiorno s.r.l. che ne ha scongiurato la chiusura definitiva, una nuova mannaia si abbatte su giornalisti e poligrafici dello storico giornale pugliese. Nelle scorse ore, infatti, l’editore ha annunciato una ristrutturazione che consisterà nella chiusura di cinque redazioni decentrate (quella dei dorsi lucano, del Salento, di Taranto, Foggia e Bat) con conseguente licenziamento delle professionalità che qui ci lavorano. Il quotidiano, così, avrebbe un ridimensionamento anche nella fogliazione e tutte le sedi verrebbero coperte da quella centrale del capoluogo. Sconcerto da parte del Cdr della Gazzetta e di Assostampa che – dopo aver optato per lo sciopero – denunciano come la “decisione sia stata comunicata senza alcun confronto preventivo”.
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