Dario Nardella, sindaco di Firenze

Bari, da Nardella a Serracchiani: tutti con Decaro

“Il ministero dell’interno di questo governo invece di garantire la sicurezza nelle nostre città pensa a commissariare le città amministrate dai sindaci di centrosinistra. Solidarietà ad @Antonio_Decaro per questa indegna manovra elettorale”. Lo scrive su X Dario Nardella, sindaco di Firenze.

“Solidarietà ad Antonio Decaro. Un grande sindaco che ha fatto della lotta all’illegalità la via maestra della nuova Bari. No ai tentativi strumentali di oscurare il suo lavoro: i sindaci operano in prima linea e meritano di essere difesi”, afferma su X Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli.

“Immotivata e incomprensibile la scelta del ministro Piantedosi. Tanto più nell’imminenza delle elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale di Bari e in assenza dell’esame della corposa documentazione da essa prodotta. I casi sono due: o ci sono elementi di cui non siamo a conoscenza, e non si capirebbe il perché l’opinione pubblica non ne sia stata immediatamente informata; oppure bisogna dedurre che siamo davanti ad un atto politico, già sollecitato dai parlamentari della destra, per colpire l’amministrazione Decaro. E il Viminale tutto può, fuorché piegare il proprio operato a logiche euro parte. A maggior ragione in questo ambito delicatissimo. Di questo chiediamo immediatamente conto al Governo: per la strada intrapresa non si salvaguardano le istituzioni dalle infiltrazioni malavitose, ma si demolisce la democrazia”. Lo dichiara Davide Bariffi della segreteria PD.

“Considerate che Bari è stata amministrata bene, con vasto consenso da Antonio Decaro. Registrate che il procuratore ha specificato che il Comune non c’entra con le attività di infiltrazione mafiosa. Eppure si vuole commissariare il Comune a ridosso delle elezioni. Non riescono a vincere le elezioni e provano così, contro un città che non merita questa azione indegna di sopraffazione politica da parte di un governo di parte e fazioso”. Lo dice il deputato Pd Virginio Merola.

“Solidarietà al Sindaco Decaro che difende la sua città. In questi anni Decaro e la sua amministrazione sono state un baluardo contro l’illegalità, Decaro l’ha pagata anche personalmente, con la scorta che da anni è costretto ad avere proprio per le battaglie contro l’illegalità che ha fatto nella sua città. L’atto di Piantedosi non è l’atto di un Ministro dell’Interno ma è l’atto di chi prende ordini di partito, da parlamentari pugliesi che non hanno chance di vincere le elezioni a Bari e che utilizzano il Ministero dell’Interno per creare confusione e danneggiare i cittadini baresi. Il Ministro dell’Interno è inadeguato a svolgere il ruolo che sta svolgendo, fa politica invece di garantire le regole com’è suo dovere fare”. È il pensiero di Matteo Ricci, presidente nazionale di ALI, Autonomie Locali Italiane, sindaco di Pesaro e coordinatore dei sindaci dem.

“La decisione assunta dal Viminale lascia interdetti nei tempi (l’approssimarsi delle elezioni) e nei modi e sembra giustificata da ragioni politiche più che di merito. Per questo appare grave e inaccettabile”, scrive Debora Serracchiani, deputata e responsabile Giustizia del Pd commentando la vicenda di Bari.

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