BARI – Chiede giustizia. Una giustizia non meglio identificata. Ai nostri microfoni – in un piovoso venerdì di fine autunno – dice di essere perseguitata da Bari e da Roma ma da chi non si sa. Patrizia D’Addario, la modella barese le cui rivelazioni nel 2009 fecero scoppiare lo scandalo delle feste eleganti con le escort nelle residenze dell’allora premier Silvio Barlusconi, in lacrime e senza riuscire a spiegare a quali ingiustizie si riferisca, si è incatenata nelle scorse ore ai cancelli del Tribunale di Bari, in via Dioguardi. Vuole parlare con un magistrato perché – dice – si sente perseguitata. “Sono anni che chiedo di essere ascoltata ma non lo fa nessuno”. Parla della sua situazione, del fatto che ora sbarca il lunario facendo le pulizie con sua madre 80enne e che adesso è letteralmente disperata.
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