Dopo un’ampia discussione, la Conferenza delle Regione ha approvato il progetto di legge del ministro Calderoli. Solo 4 regioni hanno espresso voto contrario al percorso per l’autonomia differenziata, che comunque è partito.
Tra le regioni che hanno espresso parere contrario al ddl Calderoli sull’autonomia c’è la Puglia che “ne ha chiesto il ritiro”, come ha dichiarato Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, al termine della Conferenza delle Regioni, tenutosi a Roma nella mattinata di giovedì 2 marzo. “Si rischia di stritolare tutti i comuni italiani sotto il peso di regioni che diventeranno onnipotenti – ha spiegato Emiliano -. Questo non corrisponde al disegno del legislatore costituzionale e neanche a un criterio di buona amministrazione. Per queste ragioni, la Puglia, a tutela dei comuni e a tutela dell’unità nazionale, ha chiesto il ritiro del ddl Calderoli”.
Zaia: ‘4 Regioni contrarie a modalità non a percorso’ – “Parere favorevole dalla quasi totalità delle Regioni italiane, tranne quattro, che comunque non hanno disconosciuto il percorso di autonomia ma hanno avuto da ridire sulle sulle modalità – ha precisato Luca Zaia, presidente del Veneto -. Debbo dire che è un ulteriore passo in avanti verso questo percorso attivato dal Governo in carica e che ci vede assolutamente responsabili nel dare al Paese una visione molto più federalista, interpretando fino in fondo i dettami della Costituzione, ma soprattutto pensando che l’Autonomia darebbe voce a molti cittadini che oggi non ne hanno”.
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