Taranto, beccato pusher della Beni Stabili: nasconde droga nel contatore elettrico dell’edificio

TARANTO- Ha prelevato le dosi dal contatore elettrico sito a mezzo piano, nascondiglio perfetto per la droga, poi ogni volta si è recato all’esterno del palazzo per incontrare e vendere la “roba” al cliente, incurante del fatto che i Falchi della Questura lo stessero controllando da diverso tempo: è stato arrestato un 38enne di Taranto, beccato a spacciare nell’edificio della “Bene Stabili”.

È accaduto nella giornata di ieri 26 gennaio, quando l’instancabile attività antidroga dei Falchi della Squadra Mobile ha permesso, questa volta, di scoprire una frenetica attività di spaccio, messa in atto da un noto pregiudicato tarantino di 38 anni, nel complesso edilizio della “Beni Stabili”.

La difficile attività di monitoraggio durata alcuni giorni ha fornito le indicazioni necessarie per poter intervenire e bloccare definitivamente lo spacciatore. Il 38enne, come registrato dai poliziotti, ha aspettato i suoi clienti davanti all’ingresso di uno dei tanti caseggiati e, dopo un rapido scambio, è risalito con altrettanta rapidità al piano ammezzato del condominio per prelevare qualcosa, presumibilmente dosi di sostanza stupefacente, nascoste all’interno in un vano dei contatori elettrici.

La difficile conformazione della zona ha complicato le operazioni dei poliziotti i quali, con costanza e tenacia, approfittando della momentanea assenza dello spacciatore, sono riusciti a entrare nel complesso edilizio.

Appostati in attesa dell’ennesimo momento di spaccio, i Falchi hanno bloccato il 38enne, trovandolo in possesso una dose di sostanza stupefacente del tipo cocaina, pronta per essere venduta.

Subito dopo, è stato effettuato il controllo nel vano contatori elettrici dove l’uomo è stato visto ogni volta armeggiare per rifornirsi di sostanza da spacciare recuperando 17 dosi di cocaina e tre stecchette di hascisc avvolte in carta argentata.

Lo spacciatore è stato così accompagnato negli uffici della Questura al termine dei quali, dopo aver trasmesso gli atti all’Autorità Giudiziaria competente per la convalida, è stato tratto in arresto e posto agli arresti domiciliari.

 

 

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