POTENZA – Sulla rivista scientifica internazionale ‘Urology case report’, sono stati recentemente pubblicati due importanti interventi chirurgici effettuati dall’Urologia dell’ospedale ‘San Carlo’ di Potenza diretta dal dottor Roberto Falabella, di cui uno, frutto di lavoro interdisciplinare, eseguito con la Chirurgia vascolare del medesimo nosocomio.
“Siamo orgogliosi di questo riconoscimento -ha commentato il direttore generale dell’Azienda ospedaliera regionale ‘San Carlo’ Giuseppe Spera- poiché testimonia l’impegno e le acclarate competenze dei nostri specialisti nella gestione di casi clinici delicati, trattati con un approccio multidisciplinare, che costituisce esempio di integrazione tra le diverse unità operative nella gestione di qualità dell’offerta ospedaliera resa. La prestigiosa rivista scientifica dedicata alle malattie e ai casi clinici in tutte le aree dell’urologia adulta e pediatrica – ha concluso il Dg Spera- ha ritenuto meritevoli di pubblicazione i due casi oncologici complessi e rari, risolti nell’ospedale ‘San Carlo’ di Potenza con tecniche e metodiche assolutamente originali e innovative”.
“Lo ritengo un importante riconoscimento del lavoro di tutta l’equipe operatoria e dei colleghi della Chirurgia vascolare coordinata dal dottor Andrea Esposito”, ha dichiarato il dottor Roberto Falabella. “È inoltre una grande soddisfazione verificare che i casi che operiamo possono essere oggetto di pubblicazione su riviste scientifiche internazionali. Si tratta di due interventi per patologia oncologica e vascolare, ognuno dei quali presentava elementi di rara complessità. Nel primo, su un uomo di 81 anni, la localizzazione della neoplasia in una rara erniazione della vescica nel canale inguinale, impediva una diagnostica standard mediante cistoscopia, come nella comune pratica clinica. Si è scelto di ricorrere ad una tecnica originale di riduzione intraoperatoria dell’ernia vescicale neoplastica e ad asportazione del solo tessuto tumorale salvaguardando la vescica. Tutto ciò per garantire una guarigione oncologica evitando di ricorrere ad una stomia urinaria esterna per il paziente. Il follow-up, visita di controllo, a due anni dall’intervento chirurgico, ha evidenziato, finalmente e con la gioia del paziente e di tutti noi, l’assenza del cancro e la conservazione di una normale funzione vescicale.
La particolare complessità del secondo intervento chirurgico, che ha suscitato l’interesse della prestigiosa rivista ‘Urology case report’ -continua il dottor Falabella- risiedeva sia nella simultanea gestione di aneurisma dell’aorta addominale e neoplasia urologica addominale, sia nel limitato consenso sul miglior approccio gestionale di questo tipo di pazienti, che, in passato, venivano trattati con multipli accessi chirurgici di alto rischio sia in ambito urologico sia in ambito vascolare. L’uomo di 65 anni presentava una neoplasia di grandi dimensioni, circa 10 centimetri, localizzata sul rene, e, contemporaneamente, un delicato e voluminoso aneurisma sacculare dell’aorta addominale. In accordo con l’equipe della Chirurgia vascolare -continua l’urologo Falabella- si è optato per una strategia in due tempi, originale e innovativa, che garantisse un buon risultato oncologico e funzionale per il paziente con la minore invasività possibile conservando la funzionalità del rene residuo. Così, in un primo tempo chirurgico si è proceduto ad asportare la voluminosa massa tumorale renale, garantendo, insieme, la vascolarizzazione all’altro rene. Dopo soli due giorni, in anestesia locale, i chirurghi vascolari hanno trattato l’aneurisma dell’aorta addominale mediante endoprotesi aortica.
Anche quest’altro paziente ora sta bene -ha concluso il dottor Falabella- non ha avuto bisogno di dialisi e la Tc di follow-up, a un anno dall’intervento, ha escluso una eventuale recidiva di natura oncologica confermando la perfetta funzionalità renale e la completa esclusione della patologia vascolare”.
potrebbe interessarti anche
Potenza: indagine della Guardia di Finanza sulla vendita di titoli di studio falsificati
Locorotondo: incontro su educazione alla salute e benessere con Beppe Convertini
Ci sono anche due lucani tra le vittime dell’incendio nel sito Eni di Calenzano
Esplosione centrale Eni in Toscana, sarebbero coinvolti dei lucani
Crisi idrica Basilicata, Bardi: chiusa ogni polemica su qualità acqua Basento
In Basilicata nasce la più grande escape room didattica d’Europa