Anita Maurodinoia, ex assessore regionale, e Antonio Donatelli, sindaco di Triggiano

Triggiano, arrestati sindaco Donatelli e il marito dell’assessore Maurodinoia

BARI – Nuova inchiesta della Procura di Bari. Arrestati, nella mattinata di giovedì 4 aprile, Alessandro Cataldo, marito dell’assessore regionale Anita Maurodinoia, Antonio Donatelli, sindaco di Triggiano, e Armando De Francesco, consigliere circoscrizionale del capoluogo regionale. Sono stati tutti sottoposti agli arresti domiciliari con l’accusa di associazione a delinquere.

L’inchiesta è legata alle elezioni di Triggiano, in provincia di Bari, e alle elezioni comunali di Bari. Nei confronti dell’assessore regionale pugliese Anita Maurodinoia, in queste ore sarebbe in corso una perquisizione. Le indagini sono coordinate dal procuratore aggiunto Alessio Coccioli e dai pm Claudio Pinto e Savina Toscani.

In tutto sono dieci le persone coinvolte (uno in carcere, sette ai domiciliari e due divieti di dimora) tra Triggiano e Grumo Appula. I fatti riguardanoLe elezioni amministrative del 20 e 21 settembre 2020 nel comune di Grumo Appula, e del 3 e 4 ottobre 2021 nel comune di Triggiano.

Per gli inquirenti, gli indagati si sarebbero assicurati il voto per 50 euro. Nel dettaglio Cataldo, attraverso unassociazione sarebbe riuscito a canalizzare le preferenze e avrebbe acquisito illecitamente voti per le elezioni di Triggiano nel2021.

Lo scopo fissato era la rielezione dell’allora sindaco e di altri due consiglieri comunali, non destinatari dell’odierna misura. Le preferenze sono state condizionate anche in cambio di 50 euro per voto e chi accettava l’accordo avrebbe dovuto consegnare copia dei propri documenti d’identità e della scheda elettorale per un preciso conteggio dei voti sezione per sezione.

La verifica veniva effettuata nel corso delle operazioni di spoglio dove vari gregari degli organizzatori, che stazionavano stabilmente vicino alle sezioni loro assegnate, verificavano durante lo spoglio se le persone avessero effettivamente votato  controllando leffettiva corrispondenza dei voti “acquistati”.

Significativo è stato quanto rinvenuto dai carabinieri la sera del 6 ottobre 2021, in un cassone stradale di raccolta indifferenziata nel quartiere San Giorgio di Bari: frammenti di fotocopie di documenti d’identità, codici fiscali di cittadini di Triggiano, un consistente numero fac– simile di schede e volantini di propaganda elettorale.

L’indagine ha permesso inoltre di accertare che un sistema analogo era g stato applicato lanno precedente, nel settembre 2020, durante le consultazioni di Grumo Appula. In quel caso, il risultato da raggiungere sarebbe stata la rielezione dellallora assessore alla Sicurezza e alla Polizia Municipale.

Tra i gravi indizi di colpevolezza raccolti, emerge il rinvenimento di due fogli sui quali era riportato un elenco di cittadini/elettori gcatalogati per cognome, nome, data di nascita, cellulare. Agli stessi doveva essere versata la somma di 50euro, quale corrispettivo per l’avvenuto acquisto del proprio votoIn corrispondenza di più nominativi era stato g trascritto un “ok” per certificare l’avvenuto ritiro della somma pattuita.

(Ha collaborato Antonella Fazio)

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