Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia

Fondi FSC: Emiliano, ‘Arroganza e prevaricazione di Fitto’

La ripartizione del Fondo di Sviluppo e Coesione non convince la Regione Puglia e il governatore Michele Emiliano attacca il ministro Raffaele Fitto: “La ripartizione dei fondi Fsc – dice il presidente di Regione – assegnati alla Puglia dal Ministro Fitto è inferiore di quasi 160 milioni rispetto alla ripartizione effettuata dal ministro Carfagna 9 mesi. Questo è un segnale chiaro a tutti i pugliesi”.

“L’arroganza e la prevaricazione sulla autonomia delle Regioni così progettata dal ministro Fitto – attacca ancora Emiliano – deve diventare la battaglia comune di tutte le Regioni italiane e in particolare di quelle del Sud”.

Secondo il governatore pugliese, vicepresidente della Conferenza delle Regioni, “bisogna impedire che i fondi Fsc, per via del divieto di impiegarli per la spesa di parte corrente, vengano in questo modo utilizzati per il completamento dei cantieri Pnrr che il governo non riesce ad accelerare per totale mancanza di capacità organizzativa della struttura amministrativa”.

Non solo: Emiliano lamenta il fatto che “le somme assegnate alla Puglia dal Cipess non sono immediatamente disponibili e non possono essere utilizzate per le spese di welfare, servizi sociali, contrasto alla povertà, cultura, turismo ed altre spese di parte corrente come ricerca e formazione. In questo modo, questo è il rischio, potrebbero non essere impiegabili per le spese di investimento immateriali che nel sud sono il necessario completamento dei fondi europei destinati a colmare il divario di sviluppo rispetto al Nord”.

Secondo Emiliano, “questo divieto di utilizzo per le spese immateriali non era mai stato in precedenza imposto dalle analoghe delibere Cipe degli anni scorsi. La conseguenza di questa scelta scellerata osteggiata da tutte le Regioni italiane corrisponderà ad una grave lesione delle politiche di coesione che avevano consentito alle aziende che investivano in Puglia di contare su questo sostegno complementare, ma essenziale, in settori strategici”.

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