Canonico lo aveva anticipato nel corso della conferenza stampa di ieri: “Il nuovo direttore sportivo ha alle spalle diverse stagioni in Serie B”. Un riferimento nemmeno troppo velato a Luca Leone, presentato oggi come successore di Domenico Roma. Queste le parole dell’ex Ternana nel corso della conferenza di presentazione: “Sono molto felice di essere qui, nonostante la situazione in questo momento non sia delle migliori. Appena Canonico mi ha chiamato sono corso qui a Foggia. Ho tanta voglia di lavorare. Ci tenevo a rivolgere le mie condoglianze alle famiglie dei giovani tifosi scomparsi”.
Contratto e ambizioni: “Ho accettato la proposta del presidente perché ci siamo piaciuti fin da subito. Non mi interessa la durata del contratto, vorrei restare qui dieci anni ma è giusto che ci sia confronto e dialogo. Anche da giocatore mi piaceva firmare contratti annuali per essere più libero di esprimere me stesso. Può essere un limite a livello di programmazione ma voglio azzerare tutto. Da oggi riparte il campionato del Foggia. Non so dove possiamo arrivare, non abbiamo tanto tempo ma ho chiesto ai ragazzi di lavorare. Insieme possiamo farcela, chiedo aiuto alla tifoseria perché so di cosa è capace. Qui si sente profumo di calcio, venendo a Foggia riflettevo sulla sua storia e su ciò che può fare. Sarà un percorso lungo, non facile ma inizierà oggi. Inoltre, Canonico ci teneva a ricordare che Belviso si è dimesso e non è stato sollevato dall’incarico”.
Mercato: “A me piace stuzzicare l’orgoglio dei ragazzi e voglio far cambiare idea su qualcuno di loro. I giocatori hanno due mesi per dimostrarci che quelli visti fin ora non erano loro. Ci aspettiamo una reazione e uno scatto d’orgoglio da parte loro, prima di capire cosa servirà al Foggia nel mercato invernale. Non credo molto nella sessione di riparazione poiché spesso si acquistano giocatori non al massimo della condizione. È un mercato difficile e preferisco coltivare i giocatori già a disposizione”.
La squadra: “Ai ragazzi ho chiesto di diventare una squadra. Ci vorrà tempo ma dobbiamo accelerare. Dobbiamo aiutarci, la situazione non è bella ma per uscire dalla palude dobbiamo farci tutti un esame di coscienza e lavorare tanto. Sono i piccoli dettagli a dare segnali di compattezza”.
Il progetto: “Sono stato 15 anni a Lanciano, dall’Eccellenza alla Serie B. Occorre circondarsi di persone con cui condividere la passione e il sogno. Sono un sognatore, con Canonico non ho parlato di contratti perché voglio seminare qualcosa ogni giorno. Ho saputo che la Primavera si allena alle 13 perché non ci sono strutture; spero di riuscire a risolvere qualche problema anche per il settore giovanile per costruire il futuro del Foggia. Parlerò tutti i giorni col il presidente per fargli capire la mia visione”.
Zauri: “Ho scelto Luciano perché abbiamo lavorato insieme a Pescara, in Serie A. Già durante quella stagione intravedevo in lui delle qualità, con l’esonero di Oddo gli ho proposto la panchina in massima serie ma lui non ha accettato per correttezza. Ha vinto il campionato di Primavera 2, conosco le sue competenze e le sue potenzialità. Ci ho messo due minuti per capire chi fosse l’allenatore adatto. Avevo bisogno di qualcuno con il fuoco dentro, anche di un folle. Sono molto felice di poter tornare a lavorare con lui”.
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