Foto: Gianluca Albore - Fidelis Andria

Fidelis Andria, vietato fermarsi: vincere con la Paganese per agganciare il terzo posto

Adesso conta solamente non fermarsi, adesso conta solamente andare. Direzione playoff, più che direzione promozione diretta ormai: la Fidelis Andria si avvicina al prossimo appuntamento di campionato con la volontà di dare continuità alle ultime due preziose vittorie consecutive conquistate contro Fasano e Angri. Domenica al Degli Ulivi, nella riedizione dello spareggio per la permanenza in Serie C vinto dai biancoazzurri ormai quasi due anni fa, arriverà la Paganese settima della classe e reduce da una serie di tre risultati utili, gli stessi conquistati dai federiciani da quando sulla panchina c’è mister Scaringella. Se non si tratta di un vero e proprio dentro-fuori per i playoff, poco ci manca: le due formazioni sono distanti tre lunghezze in classifica, ma i pugliesi, quarti a quota 42, hanno la possibilità di dare una spallata quasi definitiva agli avversari. In palio ci sono punti pesanti per avvicinare il podio della graduatoria, con Nardò e Martina, rispettivamente terza e seconda forza della classe, chiamati a sfidarsi tra loro in terra salentina. Comunque andrà, se Donida e compagni faranno il loro, si parlerà insomma di aggancio al terzo posto.

Vietato sbagliare, dunque. Squadra che vince non si cambia ed è proprio in ragione di ciò che sembra difficile ipotizzare cambiamenti nell’undici titolare rispetto all’incontro dello scorso weekend. Spazio al 4-3-3 con Venanzio, Jefferson e Strambelli a far da riferimenti offensivi e con Cecere e Bottalico ad agire da mezzale al fianco di Cancelli. Giambuzzi e Riefolo i candidati a partire dal primo minuto sulle corsie laterali difensive, ai lati degli inamovibili Donida e Ferrara. Unica possibile variazione la presenza dall’inizio di uno scatenato Varsi, matchwinner in terra campana: se ciò accadesse, a farne le spese potrebbe essere Venanzio, con conseguente inserimento di un under come Padalino, al rientro dal turno di squalifica, al posto di Giambuzzi nel quartetto arretrato.

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