Ecomafie, arriva reato ecocidio: Puglia seconda per crimini ambientali

La lotta contro i reati ambientali si intensifica con la Puglia al secondo posto per colpa degli sversamenti illegali di rifiuti, inclusi quelli spesso incendiati e tombati nelle campagne. Coldiretti Puglia rivela che il traffico illecito di rifiuti a Foggia sta assumendo dimensioni gravi, portando l’attenzione sull’approvazione, lo scorso 27 febbraio, da parte del Parlamento europeo di nuove misure e sanzioni.

La lista dei reati ora si estende a qualifiche paragonabili all’ecocidio, comprendendo inquinamento diffuso di acqua, aria e suolo, incendi boschivi su vasta scala, commercio illegale di legname, esaurimento delle risorse idriche e gravi violazioni della legislazione dell’Unione europea sulle sostanze chimiche e sull’inquinamento marino. Pesanti sanzioni, inclusa l’arresto, saranno comminate per tali crimini.

Coldiretti Puglia sottolinea che la normativa richiederà corsi di formazione specializzati per forze dell’ordine, giudici e pubblici ministeri. Inoltre, si dovranno sviluppare strategie nazionali e promuovere campagne di sensibilizzazione contro la criminalità ambientale.

In provincia di Foggia, i campi sono preda delle ecomafie, con rifiuti di ogni genere scaricati, talvolta provenienti da regioni limitrofe, causando danni economici e ambientali incalcolabili. A Brindisi, segnalazioni di scarichi notturni, compresi Eternit e copertoni, si moltiplicano, mentre ad Andria nella BAT rifiuti vengono abbandonati negli oliveti, danneggiando ambiente e immagine.

Coldiretti Puglia denuncia come le aree rurali vengano usate come discariche a cielo aperto, impoverendo territori curati e produttivi. Gli imprenditori agricoli sono costretti a rimuovere i rifiuti sversati da altri a proprie spese, se non dimostrano di non averli prodotti.

Il business dei rifiuti è la quarta attività criminale, con redditi paragonabili a quelli derivanti da traffico di droga, armi e tratta di esseri umani. Coldiretti Puglia sottolinea l’urgenza di nuovi interventi per fronteggiare questa emergenza in crescita. Non sono solo gruppi criminali a scaricare rifiuti nelle aree rurali, ma anche residenti con immondizia, plastica, elettrodomestici, amianto e materiale edilizio, abbandonati senza alcun rispetto per la proprietà privata degli agricoltori.

Coldiretti Puglia conclude sottolineando la necessità di adottare misure di tutela per la sicurezza e la salute, accertare responsabilità e avviare azioni di risarcimento danni diretti e indiretti a favore delle comunità e delle imprese colpite.

A livello strutturale, si insiste sulla salvaguardia delle aree a vocazione agricola, evitando insediamenti potenzialmente a rischio e proteggendole con controlli efficaci contro abusi.

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