Oggi, martedì 14 gennaio, in Regione si è svolta l’audizione dedicata al progetto dell’Acquedotto Pugliese per la realizzazione di un dissalatore sul fiume Tara. Comune e Provincia di Taranto hanno espresso nuovamente la loro contrarietà politica, sottolineando la necessità di salvaguardare l’importante habitat naturale del corso d’acqua.
Presenti all’incontro Stefania Fornaro, assessore all’ambiente del Comune di Taranto, Paolo Castronovi, presidente della Commissione Ambiente, Adriano Tribbia, consigliere provinciale, e i dirigenti Bartolomeo Lucarelli e Aniello Polignano.
I rappresentanti hanno ribadito che, nonostante i pareri tecnici forniti finora riguardassero aspetti specifici legati alle condotte e agli scarichi nelle aree protette, il Comune e la Provincia ritengono inaccettabile il sacrificio di un ecosistema riconosciuto di valore comunitario.
Gli enti locali hanno annunciato l’invio di una lettera alla Regione per richiedere chiarimenti sui criteri che hanno portato alla scelta del fiume Tara come sito per l’opera e sull’esistenza di alternative precedentemente valutate.
Il progetto, che prevede una capacità di dissalazione di 1.000 litri al secondo, è stato duramente criticato per il potenziale impatto ambientale. In risposta, l’amministrazione guidata dal sindaco Rinaldo Melucci ha richiesto la convocazione di un Consiglio Comunale monotematico per discutere la possibilità di ricorrere al TAR contro il dissalatore.
La posizione del Comune e della Provincia è chiara: combattere la crisi idrica è fondamentale, ma non a scapito delle risorse naturali e della salute dei cittadini.
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