Il Covid, nel 2020, fermò per la prima volta i festeggiamenti dei santi Oronzo, Giusto e Fortunato: l’emergenza pandemica fu alla base della scelta dell’amministrazione e del Vescovo di sospendere il tutto.
“ L’anno dopo, però, nessuno riuscì a concepire una decisione analoga: mentre in tutta Italia e in tutta la Puglia si riprendeva la tradizione delle Feste Patronali, Lecce scelse un approccio “soft”, con una piccola banda che girava per la città e con delle tristi luminarie. “ scrive il consigliere Giorgio Pala
”Una scelta scriteriata, che penalizzò tutti gli operatori di un settore che, oltre alla spiritualità religiosa, ha un indotto economico per numerose categorie: ambulanti, giostrai, commercianti, ristoratori e operatori culturali.
Adesso, dopo due anni di stop, non c’è più tempo da perdere: ne abbiamo parlato oggi in Commissione Controllo, alla presenza dei rappresentanti di AnaUgl Puglia.
Nei prossimi giorni, invece, protocollerò dunque un’interpellanza urgente rivolta all’Assessore e al Sindaco, da discutere in occasione del prossimo Consiglio Comunale.
Lecce deve muoversi in anticipo, programmando una Festa Patronale che risarcisca i leccesi di due edizioni annullate.
La “pandemia” è ormai alle spalle, il mondo sta ripartendo: abbiamo il dovere di dare certezze da subito ai leccesi e a tutti gli operatori commerciali.” conclude Pala
potrebbe interessarti anche
Maraschio, ‘La Puglia ribadisca il suo no alle scorie nucleari’
Incidente sulla SS275: tre auto coinvolte
Sanità: il card. Menichelli spiega come è cambiata la professione del medico
Gallipoli, trovati resti di ossa tra gli scogli. S’indaga
Mons. Carbonaro è stato ordinato Arcivescovo Metropolita di Potenza
Carmiano. Riparte domani l’urna coi resti di Sant’Antonio abate