BARI – Nonostante una carenza di organico del 20 per cento con punte del 43 tra i cancellieri, il tribunale di Bari e la corte d’appello riescono a tagliare i tempi dei processi rispettivamente del 41 e del 43 per cento nel penale contro una media nazionale del – 27 per cento. In linea anche il recupero degli arretrati: – 55 per cento.
Sono questi i numeri del 2023 della corte d’appello dei distretti di Bari Bat e Foggia. Nelle scorse ore, ad aprire il nuovo anno giudiziario il presidente Francesco Cassano, alla presenza delle istituzioni locali e del viceministro Francesco Paolo Sisto in rappresentanza del governo. Prima uscita ufficiale anche per il neo procuratore generale, Leonardo Leone De Castris. Nel discorso del numero uno della corte d’appello, prima un pensiero alla guerra in Israele, poi l’edilizia giudiziaria e il sovraffollamento delle carceri di Bari e Foggia; la malavita organizzata che ormai – dice – “si sarebbe introdotta nell’economia locale delle tre province”, e il netto calo dei reati compiuti dai cittadini stranieri, da 5500 a 4800. E ancora, i delitti contro la libertà sessuale e il codice rosso ma soprattutto lo stalking, reati in calo ma sempre 1409 denunce. In ultimo gli omicidi, in aumento nel distretto. Processi più veloci, riempire le carenze di organico e confronto tra governo e magistratura nel discorso del viceministro Francesco Paolo Sisto
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