BARI – Avrebbe intrapreso per anni un tenore di vita sproporzionato rispetto ai redditi leciti dichiarati. Per questo i finanzieri del Nucleo di Polizia Economico di Bari hanno sequestrato un patrimonio da un milione di euro nei confronti di un barese 51enne ritenuto dalla procura del capoluogo un soggetto dalla pericolosità sociale.
Secondo l’accusa, l’uomo sarebbe da sempre coinvolto, dagli anni Novanta sino a oggi senza soluzione di continuità, in indagini relative a gravi delitti contro il patrimonio (furto, ricettazione, rapina ed estorsione), commessi con modalità professionali, anche con violenza e con l’uso di armi. Tali condotte avrebbero consentito al 51enne di accumulare un patrimonio di cui altrimenti non avrebbe potuto disporre e di godere di un tenore di vita sproporzionato rispetto ai redditi leciti dichiarati.
L’indagine ha avuto come oggetto un periodo temporale tra il 2008 e il 2022 con il controllo di atti di compravendita e altri atti pubblici che hanno interessato l’intero nucleo familiare. Il materiale così raccolto ha permesso di verificare come la capacità reddituale lecita dell’uomo e dei suoi familiari, ritenuta quasi inesistente, non fosse tale da giustificare, complessivamente, l’accrescimento patrimoniale avvenuto negli anni in cui si è manifestata la pericolosità sociale del soggetto investigato. L’uomo, negli anni avrebbe acquistato immobili e autovetture ricorrendo all’intestazione ai propri congiunti, al presumibile fine di eludere controlli.
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