Un emendamento del governo che agevola la chiusura della procedura di infrazione pendente sullo stabilimento Ilva di Taranto è stato approvato oggi, martedì 18 luglio, dalla commissione Politiche dell’Unione europea del Senato, in sede di conversione del decreto legge salva infrazioni. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi, spiegando che l’emendamento è “in materia di amministrazione straordinaria delle grandi imprese, che riguarda stabilimenti industriali, o parti di essi, dichiarati di interesse strategico nazionale”.
L’intervento normativo – si legge nella nota – è il frutto di un proficuo tavolo di lavoro coordinato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri cui hanno preso parte, per i profili di rispettiva competenza, il Ministero delle imprese e del made in Italy, il Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, il Ministero della Giustizia e gli uffici del Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il Pnrr”.
Come spiega Palazzo Chigi, “l’emendamento agevola la chiusura della procedura di infrazione pendente sullo stabilimento Ilva di Taranto (n. 2013/2177), relativa alla mancata adozione, da parte delle competenti Autorità italiane, delle misure necessarie a ridurre l’impatto ambientale dello stabilimento, in violazione della direttiva 2010/75/UE relativa alle emissioni industriali (c.d. direttiva Ied)”.
Con questo emendamento, si aggiunge, “viene, inoltre, favorito il recepimento delle indicazioni contenute in ulteriori procedure di infrazione relative alla qualità dell’aria, con particolare riguardo al superamento di alcuni valori limite, come indicati nella direttiva 2008/50/CE, presso le aree dove sono ubicati stabilimenti di interesse strategico nazionale, tra cui il territorio del comune di Taranto (n. 2014/2147)”.
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