FRANCAVILLA F.NA – Punto e a capo. Gioie e imprese tra le mura amiche, un disastro fuori. A Cerignola è rispuntata, per l’ennesima volta, una Virtus Francavilla senza mordente e carattere, che non ha casualmente il peggior rendimento esterno del girone C. Ogni volta che il calendario presenta la possibilità di compiere un piccolo passo verso i playout, la compagine di Villa ritrova i vecchi e soliti fantasmi. Per quanto possa, poi, considerarsi assurdo il fatto che in un momento così delicato non ci sia ancora la contemporaneità delle partite, Monteagudo e compagni sono scesi in campo sapendo già delle vittorie di Monterosi e Turris: poteva essere uno stimolo, si è riscoperto un macigno insormontabile. E che la serata del Monterisi non sia piaciuta all’allenatore, si è capito subito e in particolare con quel triplo cambio all’intervallo che non si era mai visto in questa stagione: fuori Dutu, Macca e Carella, dentro Molnar, Garofalo e Di Marco. Cambi inefficaci, considerata la piatta stabilità della prestazione del Francavilla. Al triplice fischio malumore e bocche chiuse.
Villa ha preferito non parlare: ha lasciato che a metterci la faccia, una volta tanto, fosse una volta per tutte una squadra che continua a viaggiare sulle montagne russe. E che dovrà guadagnarsi adesso lo spareggio per la permanenza in Serie C negli ultimi due turni insidiosissimi contro Juve Stabia, già campione e forse con la mente libera ma pur sempre campione, e in casa del Potenza. Il Monopoli resta a 6 punti di distanza, la Turris sale a +7. Il destino è ancora nelle mani della Virtus Francavilla, una condizione che però fino a questo momento i biancazzurri non hanno saputo cogliere e sfruttare.
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