Scomparsa Michele Cilli, ricerche in corso ma poche certezze

BARLETTA – Si brancola ancora nel buio sulla scomparsa di Michele Cilli. Intensificate le ricerche per il 24enne di Barletta, di cui non si hanno più notizie ormai dal 15 gennaio. Le autorità hanno messo in campo mezzi e agenti per svolgere indagini più accurate, ma del ragazzo non c’è ancora nessuna traccia.

Rinvenuti all’esterno del cimitero cittadino due sacchi bianchi contenenti ossa e resti umani, ma dai primi rilievi effettuati farebbero parte di un momentaneo trasferimento interno alla struttura. Così come non si hanno ulteriori aggiornamenti sui tre fusti che avrebbero contenuto acido muriatico, ritrovati in località Fiumara e tutt’ora senza alcun collegamento con la vicenda.

Continuamente all’opera i sommozzatori al largo della costa di Barletta, principalmente lungo la litoranea di Ponente. Nelle campagne adiacenti, invece, i Vigili del Fuoco e la Polizia di Stato stanno effettuando il lavoro di rastrellamento con un team di speleologi e con i cani molecolari, ultimando il censimento di pozzi e casolari dell’agro a nord-ovest della città.

Proseguono, invece, i rilievi sulla Golf nera sequestrata ormai dieci giorni fa. La Scientifica avrebbe trovato alcune tracce attualmente sotto analisi. Dalla mappatura fatta con il luminol, l’auto sarebbe stata lavata prima del sequestro.

Nel frattempo, il criminologo Gianni Spoletti, in rappresentanza della famiglia Cilli insieme all’avvocato Michele Cocchiarole, ha chiesto di poter visionare le immagini di videosorveglianza di piazza 13 febbraio. I familiari chiedono verità, mentre le speranze di ritrovare Michele in vita sono ormai ridotte al minimo.

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