Le ultime parole pronunciate da Papa Francesco a Matera, durante la messa conclusiva del Congresso Eucaristico Nazionale del 25 settembre 2022, risuonano oggi con una forza nuova e toccante. Un’eredità spirituale che la Diocesi di Matera-Irsina sceglie di accogliere e custodire con devozione nel giorno della sua scomparsa.
«Quando la speranza si spegne e sentiamo in noi la solitudine del cuore, la stanchezza interiore, il tormento del peccato, la paura di non farcela torniamo ancora al gusto del pane – aveva detto il Santo Padre -. Tutti siamo peccatori: ognuno di noi porta i propri peccati. Ma, peccatori, torniamo al gusto dell’Eucaristia, al gusto del pane. Torniamo a Gesù, adoriamo Gesù, accogliamo Gesù. Perché Lui è l’unico che vince la morte e sempre rinnova la nostra vita».
Parole che oggi, più che mai, diventano testamento spirituale, traccia da seguire. «Certi che la vittoria sulla morte trionferà ora anche nella vita del Santo Padre, per lui pregheremo e a lui ci affideremo con speranza per intercedere grazie e benedizioni su tutta la nostra comunità diocesana», scrivono l’amministratore diocesano don Angelo Gioia e il Collegio dei Consultori.
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