Monopoli, incastrato da mozzicone di sigaretta: arrestato presunto ladro “banda del buco”

MONOPOLI- Si sarebbe introdotto furtivamente in appartamento e fatto un buco nel muro per entrare nella gioielleria accanto: un presunto ladro foggiano della banda del buco è stato arrestato dai carabinieri di Monopoli grazie all’analisi del mozzicone di una sigaretta trovato nei pressi del foro.

È accaduto nella giornata del 5 luglio quando i militari della stazione di Monopoli hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misura cautelare emessa dal gip del Tribunale di Bari, su richiesta della Procura della Repubblica di Bari, nella quale vengono riconosciuti gravi indizi di colpevolezza nel procedimento a carico di un 29enne della provincia di Foggia, ritenuto, secondo l’impostazione accusatoria,  responsabile dei reati di furto aggravato e violazione degli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale.

Il provvedimento scaturisce da un’indagine condotta dai carabinieri della stazione di Monopoli all’indomani del furto perpetrato all’interno di una gioielleria del posto, la notte tra il 12 ed il 13 febbraio 2020.

Il furto della notte del 13 febbraio 2020

Secondo l’impostazione accusatoria accolta dal gip (fatta salva la valutazione nelle fasi successive con il contributo della difesa) l’indagato, in quel periodo già gravato dalla misura di prevenzione della sorveglianza speciale, violando la prescrizione di non allontanarsi dal comune di residenza, nelle ore notturne del 13 febbraio 2020 avrebbe raggiunto Monopoli e, realizzando un grosso foro nel muro di un’abitazione confinante con una gioielleria,  si sarebbe introdotto all’interno del citato esercizio commerciale eludendone il sistema di allarme volumetrico, riuscendo a impossessarsi di numerosi articoli di oreficeria e gioielli.

L’attività genetica svolta sul mozzicone di sigaretta

Ad avvalorare ulteriormente la tesi degli investigatori anche le risultanze dell’attività tecnica sul profilo genetico ottenuto da un mozzicone di sigaretta rinvenuto in sede di sopralluogo. Al termine dell’operazione, il 29enne è stato tradotto presso la casa circondariale di Foggia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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