Nessun accordo e trattative in bilico su un filo sottilissimo: si può riassumere così il confronto tra il Governo e Arcelor Mittal per una separazione amichevole dal gigante indiano delle Acciaierie d’Italia. La strada sembra ora spianata per l’amministrazione straordinaria, che il Governo potrebbe annunciare durante il tavolo con i sindacati, in programma a Palazzo Chigi alle 15.00 di giovedì 18 gennaio.
Questa decisione porrebbe fine alla contesa con Mittal per il controllo dell’azienda, ma rischierebbe di aprire un nuovo fronte con i sindacati contrari a una misura che considerano traumatica. Le imprese dell’indotto temono la prova di forza con stop alle attività di Taranto. Aigi, Casartigiani e Confapi Industria hanno annunciato uno stop “a oltranza” dalle 6 di giovedì 18 gennaio, lamentando mancate rassicurazioni sulla tutela dei crediti di 120 milioni.
Il Governo, nel preparare la strada al commissario, ha rafforzato le misure per la continuità produttiva e occupazionale. La ricerca di nuovi partner per il futuro delle Acciaierie è nel piano siderurgico nazionale. Giancarlo Giorgetti, ministro dell’Economia, ha dichiarato impegno massimo per chiarezza sull’ex Ilva e afferma che per l’acciaio green servono investimenti, cercando partner condivisori.
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