Criminalità nella BAT, la relazione di Nitti inviata al Ministro Piantedosi

BAT – La BAT a forte rischio criminale. L’allarme, reiterato, arriva dalla Procura della Repubblica di Trani, che da anni si batte per il rafforzamento degli organici di Polizia sul territorio della sesta provincia pugliese. La visita di Matteo Piantedosi ha permesso di strappare una promessa di implementazione del personale, con nuovi agenti previsti entro giugno 2024.

Sul tavolo del Ministro dell’Interno è arrivata anche la relazione del Procuratore della Repubblica di Trani Renato Nitti, che ha sottolineato gli aspetti principali che caratterizzano il tessuto criminale della BAT. «Una criminalità capace di perpetrare reati efferati, come i sequestri lampo a scopo di estorsione», si legge nel documento pervenuto al Ministero, ma anche «traffico di reperti archeologici che provengono in particolare dal territorio di Canosa e la commercializzazione di alimenti nocivi, o comunque adulterati o non genuini, o difformi alle caratteristiche esplicitate».

Reati che si inseriscono in un contesto già ampio e diversificato, con la sesta provincia che è in cima alle classifiche italiane per numero di furti d’auto. A ciò si aggiungono rapine, estorsioni e spaccio di droga. Un tessuto vasto e dinamico, capace di rendere la BAT terreno fertile per alleanze con organizzazioni della Capitanata e perfino calabresi.

Il rafforzamento degli organici, chiesto da Nitti a più riprese e ormai dal suo insediamento nel 2020, può rendere più intensa la lotta alla criminalità. Il territorio guarda con attenzione e speranza ad un’inversione del trend più recente.

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