Crac AS Bari: Ridimensionate accuse, ma chiesto processo per 4

La pm Silvia Curione ha insistito nella richiesta di rinvio a giudizio, pur ridimensionando le accuse: bancarotta fraudolenta per quattro dei sei tra ex componenti del cda e amministratori della società, imputati per il fallimento dell’Associazione Sportiva Bari spa, avvenuto nel 2014.

Nel corso dell’udienza preliminare, che si è svolta venerdì 3 marzo dinanzi al gup del Tribunale di Bari Luigia Lambriola, la pm ha insistito sulle accuse (pur riducendo per ciascun imputato le singole contestazioni) chiedendo il rinvio a giudizio per Antonio Matarrese (ex presidente Figc ed ex parlamentare, vicepresidente vicario del cda del Bari dal 2010 al 2011), Salvatore Matarrese, (66enne, consigliere della società sportiva dal 2002 al 2011) e per gli ex amministratori unici Claudio Garzelli e Francesco Vinella.

Per non aver commesso il fatto, è stato chiesto il non luogo a procedere per Domenico De Bartolomeo (imprenditore ed ex presidente di Confindustria Puglia, nel cda del Bari dal 2008 al 2011) e per l’ex parlamentare Salvatore Matarrese, 60 anni, che è stato consigliere dal 2002 al 2011 della società. Questi ultimi due hanno chiesto di essere processati con rito abbreviato e la loro posizione è stata stralciata.

Le accuse riguardano la gestione della società sportiva tra il 2009 e il 2013 quando, secondo le indagini condotte dalla Guardia di Finanza (coordinate inizialmente dalla pm Bruna Manganelli), sarebbero stati accumulati debiti tributari per mancati versamenti al fisco per quasi 55 milioni di euro. Malgrado ciò, sarebbero state anche compiute operazioni che hanno depauperato il patrimonio della società aggravando la situazione di dissesto fino al fallimento.

Si tornerà in aula il 16 giugno e 7 luglio 2023 per la discussione dei difensori (Michele Laforgia, Giuseppe Modesti, Domenico Di Terlizzi, Angelo Loizzi e Giuseppe Mariani) e la decisione del giudice dell’udienza preliminare.

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