BARI – Sono state le impronte digitali lasciate sul luogo del delitto e le analisi del Laboratorio di Dattiloscopia Giudiziaria della Sezione Investigativa Scientifica dei carabinieri di Bari a chiudere il cerchio e a portare all’arresto di due cittadini nordafricani, presunti protagonisti di una spaccata ai danni di un panificio del centro cittadino, avvenuta nel febbraio scorso. Un fenomeno, quello delle spaccate, che ha destato un certo allarme sociale lo scorso inverno ma che, a quanto pare, le forze dell’ordine sono riuscite ad arginare. L’episodio di riferimento è quello del 6 febbraio 2023 quando i due arrestati – come emerso anche dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza del locale – avrebbero forzato la porta vetro d’ingresso con calci e spintoni, per poi infrangerla lanciandogli contro una grossa pietra. Entrati nel negozio, quindi, in pochi istanti avrebbero portato via il denaro custodito in cassa: 200 euro.
Sul posto, i carabinieri hanno rinvenuto arnesi da scanno e impronte digitali. Questo ha consentito di individuare i due autori della spaccata: uno dei due già in carcere per un episodio simile ai danni di un altro negozio del centro; l’altro in un casolare abbandonato di via Caldarola, a Japigia.
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