Bari, omicidio Ladisa: fermato il cognato

BARI – Uccidere per un’eredità contesa. Sarebbe il cognato Daniele Musciacchio l’assassino di Nicola Ladisa, il garagista 42enne del quartiere Libertà di Bari, freddato questa mattina con quattro colpi di pistola sparati a distanza ravvicinata proprio a pochi passi dalla sua abitazione, mentre era in sella al suo scooter. L’efferato omicidio in via Canonico Bux, alle spalle della chiesa del Redentore. Le indagini di Squadra Mobile e procura, coordinati dal sostituto della Dda del capoluogo, Federico Perrone Capone, verterebbero verso un regolamento di conti all’interno della stessa famiglia di Ladisa. Musciacchio è il cognato della vittima, marito della sorella. L’uomo è fuggito subito dopo aver sparato i quattro colpi in modo da far perdere le proprie tracce ma non è sfuggito agli agenti della Mobile di Bari. Dalle indagini emerge che i due avrebbero avuto una lite prima dell’esplosione dei colpi. Il movente del delitto sarebbe da ricercare in dissapori di natura economica legati a una eredità contesa lasciata ai figli dal padre della vittima morto qualche settimana fa che consisterebbe in alcuni appartamenti, il garage in cui lavorava il 42enne e un lido balneare a Palese. Il mancato accordo tra il 42enne e la sorella sarebbe stato motivo di continui litigi che si sarebbero ripetuti negli ultimi tempi coinvolgendo i rispettivi coniugi. Musciacchio risponde ora di omicidio volontario.

 

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