Anci Puglia: “Senza Rdc, una bufera sui comuni”

BARI – Se il redito di cittadinanza viene meno, una bufera si abbatterà sui servizi sociali dei comuni. Dopo la preoccupazione manifestata dal primo cittadino di Bari e numero uno dei comuni italiani, Antonio Decaro, ora a sostegno della stessa tesi arriva l’omologa pugliese, Fiorenza Pascazio che nelle scorse ora, in una missiva indirizzata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha chiesto un intervento deciso affinché i sussidi non vengano meno e ci sia sempre il sostegno economico per i servizi sociali dei comuni. Dal canto suo, l’Assessorato al Welfare di via Gentile ha già fatto sapere che è intenzione del gruppo in Consiglio e della delegata di Giunta, Rosa Barone, di rilanciare il Reddito di Dignità, il sussidio di sostegno al reddito varato ormai anni fa dal governo Emiliano.

Secondo l’Inps, nel 2022 oltre 140.000 nuclei famigliari pugliesi hanno avuto accesso al reddito di cittadinanza, coinvolgendo ben 330.595 cittadini pugliesi. Dalle stime dell’Ufficio Parlamentare di Bilancio emerge che nel passaggio alla nuova misura di contrasto alla povertà approvata dal Parlamento, l’assegno di inclusione, il 40% circa dei nuclei famigliari beneficiari del Reddito di Cittadinanza e il 33% degli individui coinvolti, a partire dalle prossime settimane, saranno esclusi dalla nuova misura e solo parzialmente transitati verso il sistema di Supporto per la formazione e il lavoro. “Numeri da brivido – per il sindaco di Bitetto – che già premono sul sistema di welfare locale e regionale chiedendo risposte e presa in carico.

 

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