Dopo il successo dello scorso anno, torna l’appuntamento sullo stato dell’arte della Xylella Fastidiosa nel sud barese. Questo è stato il tema di un incontro organizzato presso il Centro Polivalente di Alberobello.
Si è tenuto ieri pomeriggio al Polivalente di Alberobello un incontro sullo stato dell’arte della Xylella Fastidiosa. Si tratta del batterio, individuato per la prima volta nell’agro di Gallipoli (LE) nel 2013, che ha colpito circa il 40% della superficie regionale, con milioni di piante infette, provocando su molte di esse il disseccamento rapido e causando perdite gravissime al segmento dell’olivicoltura, minacciando inoltre la tutela ambientale e paesaggistica di alcune aree della Regione come la provincia di Lecce, di Brindisi, Taranto e lambendo via via i primi Comuni del sud-est barese.
“La salvaguardia delle colture olivicole e dell’ambiente agricolo dalla minaccia del batterio della Xylella è alla nostra attenzione”. – Ha dichiarato in apertura il Sindaco di Alberobello, Francesco De Carlo – “Per contrastarne l’avanzata occorre mettere in campo azioni fitosanitarie che richiedono economie mirate. Regione Puglia, in questi anni, è stata in prima fila per impedirne la diffusione, ed è sembrato che la sputacchina avesse rallentato la sua corsa. Purtroppo, ha continuato a guadagnare fette di territorio, compreso il nostro, ed avanza verso il nord della Puglia. Mi appello ai Centri di ricerca affinché mettano a punto studi volti al contrasto e al contenimento della malattia perché si rischia di mettere in ginocchio un settore importante per la nostra economia”.
I saluti istituzionali del Sindaco, Francesco De Carlo, e dell’Assessore alle Politiche Agricole, Alessandro Paiano, hanno aperto il confronto tra i relatori invitati dal Presidente della V Commissione Consiliare del Comune di Alberobello, Carmine Tinelli. Sono infatti intervenuti:
- Prof. Donato Boscia – Dirigente dell’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante (IPSP) del CNR
- Dott.ssa Maria Rosaria Silletti – Responsabile del Laboratorio di Diagnosi Fitopatologico del Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia” Locorotondo
- Dott. Francesco Palmisano – Osservatorio Fitosanitario Regione Puglia
“Quella di oggi è un’importante occasione per fare il punto sullo stato dell’epidemia – ha esordito in apertura il Prof. Donato Boscia, Dirigente dell’IPSP del CNR – e, al tempo stesso, mantenere alta l’attenzione per sensibilizzare gli operatori sulla necessità di applicare le misure di contenimento, che probabilmente stanno contribuendo al significativo rallentamento della ulteriore espansione della zona infetta”.
A oggi, i controlli effettuati dall’Osservatorio Fitosanitario della Regione Puglia sugli insetti vettori della Xylella fastidiosa hanno portato all’individuazione nell’agro di Triggiano in provincia di Bari, di 3 focolai puntiformi che hanno interessato 6 alberi di mandorlo positivi al batterio della Xylella
fastidiosa subspecie fastidiosa, si tratta cioè di un nuovo ceppo più aggressivo di quello dell’ulivo che attacca vigneti, mandorli e ciliegi. Questo rilevamento conferma la necessità di attuare tempestivamente i controlli sugli insetti vettori. Il Piano di azione, portato avanti dall’Osservatorio fitosanitario per contrastare la diffusione della Xylella fastidiosa subspecie pauca, è risultato fondamentale proprio nell’individuare questo nuovo ceppo a Triggiano.
“La tempestività e il rispetto dei protocolli, che sono obbligatori per tutti gli operatori, nelle analisi in laboratorio dei campioni prelevati dalle piante – spiega la Dott.ssa Maria Rosaria Silletti, Responsabile del Laboratorio di Diagnosi Fitopatologico del Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia” Locorotondo – ha contribuito nel garantire la massima attendibilità dell’esame svolto e quindi la certezza del risultato finale a beneficio degli agricoltori e di tutto l’indotto”.
L’Osservatorio fitosanitario ha infatti affidato il “Servizio di analisi di laboratorio ufficiali per rilevare la presenza di Xylella fastidiosa sul territorio della Regione Puglia“ a 5 laboratori ufficiali designati dal Ministero si tratta del CRSFA che sta per Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura “Basile Caramia” Locorotondo (BA), lo IAMB di Valenzano, l’Università del Salento, l’Università di Foggia e l’Università di Bari. Il laboratorio del CRSFA effettua le analisi molecolari per Xylella fastidiosa su campioni vegetali prelevati dagli Assistenti fitosanitari.
A chiusura del panel di esperti è intervenuto il Dott. Francesco Palmisano, Osservatorio Fitosanitario Regione Puglia, che ha rimarcato l’importanza del rispetto delle Misure fitosanitarie obbligatorie per il contenimento del batterio, introdotte nel Piano d’azione Regionale di Contrasto alla Xylella, da effettuare come buone pratiche agronomiche entro il mese di Aprile nelle nostre zone e dei due trattamenti con insetticidi autorizzati, con un intervallo tra le applicazioni di circa 20-25 giorni nei mesi di Maggio e Giugno.
“L’attenzione sulla fitopatia è sempre altissima da parte dell’istituzione regionale, in stretta sinergia con i comuni pugliesi – ha ricordato l’Assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, a margine del convegno Xylella fastidiosa, ad Alberobello si fa il punto -. Nello specifico con l’Osservatorio fitosanitario della Regione Puglia abbiamo appena approvato un provvedimento che inserisce il Comune di Alberobello nella zona di contenimento prevista dal Piano d’azione per contrastare la diffusione di Xylella fastidiosa (Well et al.) in Puglia. Questo significa che verrà abbattuto in caso di positività al batterio solo l’albero infetto e non le piante sane nel raggio di 50 metri dalla pianta infetta. È una strategia che tutela il paesaggio, possibile solo grazie al monitoraggio attento e puntuale e che deve andare di pari passo con le buone pratiche agronomiche come le arature, le trinciature e i trattamenti fitosanitari”.
L’evoluzione del batterio nella Valle d’Itria
A un paio di chilometri dalla frazione di Coreggia in direzione contrada San Marco nell’agro di Alberobello, nel 2021, sono stati individuati, con l’attività di monitoraggio in “Zona Cuscinetto” circa 17 piante infette di olivo e a distanza di due anni nel 2023 sono state individuate altre 15 piante di olivo infette, che hanno comportato l’eradicazione delle stesse e l’abbattimento obbligatorio nel raggio di 50 metri di tutte le piante specificate sensibili alla Xylella Fastidiosa Pauca ST53 come l’olivo, ciliegio e mandorlo.
Nel 2022, sono state individuate nell’agro di Alberobello una pianta di ulivo infetta sempre nella frazione Coreggia alla contrada Guaguino e altre due piante infette a circa 1 km dal centro abitato di Alberobello in contrada San Leonardo/Monte della Guardia.
Con Determinazione n. 137 del Dirigente Sezione Osservatorio Fitosanitario del 17 novembre 2022 è stata istituita una nuova area delimitata denominata “Zona Infetta Valle D’Itria” che comprenda l’intero agro del comunale di Alberobello, Monopoli, Polignano a Mare e parte dell’agro di Castellana Grotte.
Attualmente i punti cardine delle azioni per contrastare l’avanzamento del batterio della Xylella nelle Aree Demarcate di contenimento e di cuscinetto, si basano essenzialmente sull’identificazione precoce delle infezioni (monitoraggio capillare e rafforzato), rimozione tempestiva delle piante infette, riduzione della popolazione dell’insetto vettore, divieto di impianto di specie specificate. Queste azioni, che nell’insieme costituiscono le misure di contenimento così come previste dal Regolamento europeo, hanno l’obiettivo di rallentare l’avanzata del fronte delle infezioni da Xylella Fastidiosa, come in effetti sta già accadendo. A tal fine, annualmente il Servizio Fitosanitario Regionale elabora e adotta il piano di contrasto alla Xylella, aggiornandolo con le ultime acquisizioni scientifiche. Con Deliberazione della Giunta Regionale del 12 dicembre 2022, n. 1866 è stato approvato per il biennio 2023-2024 il nuovo “Piano d’azione per contrastare la diffusione di Xylella Fastidiosa in Puglia”.
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