Taranto: Bimba di 9 anni intossicata da monossido carbonio

Una bambina di 9 anni è rimasta intossicata dal monossido di carbonio, probabilmente a causa di un impianto di riscaldamento difettoso di un’abitazione, ed è stata sottoposta a trattamento d’urgenza nella camera iperbarica nell’ospedale militare di Taranto.

È successo nella notte tra l’1 e il 2 gennaio, quando il Servizio di Medicina Iperbarica del Centro Ospedaliero Militare di Taranto è stato allertato dal Pronto Soccorso dell’Ospedale SS. Annunziata, per effettuare un trattamento di ossigenoterapia Iperbarica in urgenza a favore di della bambina di 9 anni.

Durante le prime cure e la stabilizzazione della piccola paziente, è stato attivato il team di personale reperibile composto da sanitari, subacquei e tecnici della Marina Militare che ha approntato la camera iperbarica consentendo in tempi rapidi, dopo l’effettuazione degli esami diagnostici preliminari opportuni, il trasferimento della bambina dall’Ospedale civile di Taranto per l’effettuazione del trattamento necessario, avvenuto tra le 05.00 e le 07.00 del mattino del 2 gennaio. Ulteriori sedute sono state programmate per i prossimi giorni.

Dal 2015 l’impianto iperbarico del Centro Ospedaliero, grazie a un accordo intercorso tra Marina Militare e Regione Puglia, è a disposizione della popolazione civile anche per trattamenti a favore di pazienti affetti da patologie di vario genere per le quali l’ossigenoterapia ha dimostrato scientificamente grande efficacia: ulcere cutanee, sordità improvvisa, osteonecrosi asettica della testa del femore. Queste attività vengono condotte in accordo a rigorosi protocolli d’impiego in sinergica e puntuale collaborazione tra personale della Marina Militare (medici e infermieri, subacquei, tecnici civili) e medici rianimatori iperbarici delle A.S.L. del territorio.

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