BARI – Testimoni oculari, due indagati (come atto dovuto), e un tratto di corso De Gasperi ingabbiato e posto sotto sequestro. Continuano le indagini della magistratura dopo la morte di Matteo Cappelluti, il 17enne che il 16 novembre scorso avrebbe perso il controllo della moto sulla quale viaggiava mentre era diretto a scuola, intorno alle 8 di mattina.
In due avrebbero visto il ragazzo perdere all’improvviso il controllo della sua moto, sbattere contro un palo, poi volare a diversi metri di distanza. Sull’asfalto sono ancora ben visibili i segni in vernice rossa lasciati dai rilevamenti della Polizia locale di una settimana fa. Su questo sta indagando la procura proprio per capire se ci siano responsabilità per quanto accaduto.
Due per ora gli indagati nel fascicolo aperto per omicidio stradale: si tratta dei direttori tecnici delle ditte che avevano effettuato lavori di risanamento della rete fognaria per Aqp e di sostituzione dei cavi elettrici per Enel distribuzione. Sul posto sono arrivati i periti delle parti che per ora hanno rilevato un dislivello 3,6 cm tra il manto stradale originario e l’asfalto posto per chiudere gli scavi dei lavori e imperfezioni molto marcate. Ulteriori dettagli potranno arrivare dall’analisi con il laser scanner chiesta dalla famiglia Cappelluti.
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