Ubaldo Pagano, deputato pugliese del Partito Democratico

Autonomia: Da Pagano duro attacco a Fitto, ‘Dietro di lui solo macerie’

“Il Ministro Fitto non si unirà al ‘Sud piagnone’ perché è già iscritto al club di chi vuole definitivamente ammazzare il Mezzogiorno. E direi che in quel club – viste le ultime decisioni – ha il rango di membro onorario”. Così in una nota Ubaldo Pagano, capogruppo PD in Commissione Bilancio a Montecitorio.

“Solo qualche mese fa Eurispes pubblicava l’ennesimo rapporto con cui si dava una dimensione al fenomeno del ‘pubblico abbandono del Sud Italia’: ben 900 miliardi di euro di investimenti pubblici sottratti nei primi vent’anni del ventunesimo secolo. Quella di un Mezzogiorno ‘stanco e piagnone’ è una narrazione offensiva che trova nei numeri, oltre che nella realtà dei fatti, una roboante sconfessione. Le Regioni del Sud Italia soffrono da sempre di un atroce gap infrastrutturale rispetto al resto del Paese. Stessa considerazione può farsi in qualsiasi altro ambito: dai posti negli asili nido al minor numero di dipendenti pubblici, dalle minori risorse per la sanità fino a una spesa sociale pro-capite inferiore di diverse migliaia di euro rispetto al Centro-Nord”, aggiunge Pagano.

“Il Ministro Fitto non perde occasione per dimostrare la sua inadeguatezza mentre avrebbe questioni molto più importanti di cui occuparsi, proprio per aiutare il Sud. Aspettiamo notizie sulla realizzazione del PNRR e ancora non vediamo all’orizzonte lo sblocco dell’FSC che migliaia di piccole imprese chiedono da mesi. Se la prende
con i Governatori meridionali ma non ha alzato un dito per modificare i criteri di riparto del fondo sanitario nazionale, favorendo una distribuzione più equa delle risorse. La questione allora si riduce a un sospetto che si alimenta di giorno in giorno, ossia che il Ministro Fitto stia continuando a tessere ogni relazione utile per favorirlo alla nomina alla presidenza della Commissione UE il prossimo anno, anche assumendo decisioni contro gli interessi della sua terra natia, se necessario. Un trasferimento, quello a Bruxelles, di cui saremmo infinitamente grati, se solo non si premurasse ogni giorno di lasciare dietro di sé più macerie possibili”.

About Author