L’eventuale introduzione di etichette allarmistiche sul vino da parte dell’Unione Europea rischia di mettere in difficoltà un pilastro del Made in Italy agroalimentare, un comparto che vale quasi 14 miliardi di euro e garantisce lavoro a 1,3 milioni di persone. A lanciare l’allarme è la Coldiretti, sulla base dei dati Ismea, in risposta alle indiscrezioni sul nuovo piano Ue che prevede non solo avvertenze sanitarie più severe, ma anche un possibile aumento della tassazione sui consumi.
Secondo l’associazione, l’iniziativa rappresenta un approccio ideologico nei confronti di un prodotto che fa parte della Dieta Mediterranea e vanta diecimila anni di storia. Pur riconoscendo l’importanza della tutela della salute pubblica, la Coldiretti mette in guardia dal rischio di criminalizzare il vino senza considerare il contesto di consumo.
«È assurdo – sottolinea l’associazione – che la Commissione Ue penalizzi un settore che la stessa Unione protegge nel mondo per la sua qualità». Per Coldiretti, il Made in Italy vinicolo ha già intrapreso da tempo la strada della qualità e del consumo consapevole e merita misure di valorizzazione, non penalizzazioni.
potrebbe interessarti anche
Coldiretti Puglia: prezzi triplicati da campo a tavola, stretta contro pratiche sleali
Vinitaly 2025, dal 6 al 9 aprile a Verona: attesi 30mila buyer da 140 Paesi
Scontro Schillaci-Regioni: volano accuse su liste d’attesa e medici base
Allarme vino italiano negli USA: export bloccato per paura dei dazi
Brindisi, In Prima Linea: speciale criminalità in provincia
Eclissi parziale di Sole il 29 marzo: visibile anche in Italia