Assunta Datto

UIL in piazza a Taranto: “Punita perché sindacalista, non staremo zitti”

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Assunta Datto simbolo della battaglia UIL contro Poste Italiane e per la difesa dei diritti: “Trasferimento intimidatorio e antisindacale”


Nel pomeriggio di mercoledì 28 maggio, davanti all’Ufficio Postale Taranto Centro si è svolto un sit-in promosso dalla UIL Poste insieme alla UIL Taranto, per esprimere solidarietà a Stefania Assunta Datto, lavoratrice trasferita forzatamente al Centro di Distribuzione di Massafra.

L’iniziativa ha visto la partecipazione compatta di tutte le categorie sindacali della UIL, con il coinvolgimento di rappresentanti provinciali, regionali, del settore Pari Opportunità e dello Sportello Mobbing e Stalking.

Lo slogan “Siamo tutti Assunta” ha risuonato durante tutta la manifestazione, esprimendo la volontà collettiva di difendere non solo la posizione della singola dipendente, ma anche i principi della libertà sindacale e della dignità del lavoro. Secondo la UIL, il trasferimento di Assunta Datto, caposquadra presso il Centro di Recapito di Taranto e componente della segreteria UIL Poste, sarebbe infatti una misura punitiva e ritorsiva, legata alla sua attività sindacale.

Nel corso della manifestazione, la stessa Assunta Datto ha preso la parola, denunciando il carattere intimidatorio del provvedimento: “Non ho fatto nulla di male, ma sto subendo un prezzo altissimo solo per aver espresso il mio dissenso. Questo trasferimento vuole essere un avvertimento: se parli, vieni punito. Io però non ho intenzione di cedere”, ha affermato.

Al suo fianco il segretario generale UIL Poste Taranto Giuseppe Manfuso, che ha messo in guardia dal pericolo di simili provvedimenti per l’intero mondo del lavoro: “Quanto accaduto rappresenta un precedente grave. Ringrazio tutte le categorie UIL per il sostegno. Solo grazie a questa unità possiamo portare avanti la nostra battaglia”.

A testimoniare la solidarietà dell’intero territorio, hanno preso parte alla mobilitazione anche Oreste Amante, segretario regionale UIL Poste Puglia, Gennaro Oliva, coordinatore territoriale UIL Taranto, Patrizia D’Arcangelo per le Pari Opportunità, e Antonella Maselli dello Sportello Mobbing e Stalking. Tutti hanno sottolineato la gravità dell’accaduto e la necessità di proseguire la lotta su tutti i piani: legale, sindacale e politico.

“Questa è solo la prima tappa di un percorso che proseguirà in ogni sede possibile – ha dichiarato Gennaro Oliva –. Oggi è Assunta, domani potrebbe essere chiunque altro”.

Patrizia D’Arcangelo ha evidenziato la dimensione di genere della vicenda: “Punire una sindacalista, una madre e una lavoratrice solo per aver fatto il proprio dovere è inaccettabile”, mentre Antonella Maselli ha definito il trasferimento come “un atto di sopruso che la UIL non intende tollerare”.

Anche Donato Ramieri, segretario UIL Poste Foggia, ha manifestato la vicinanza di tutta la UIL pugliese, ribadendo che “Taranto oggi è il simbolo di una battaglia che porteremo avanti ovunque”.

Il sit-in segue il comunicato congiunto diffuso lo scorso 23 maggio da UIL Taranto e UIL Poste, che avevano già denunciato il trasferimento come un “atto intimidatorio e antisindacale”, annunciando il ricorso ex art. 28 dello Statuto dei Lavoratori per comportamento antisindacale.

La UIL, ancora una volta, ha ribadito la propria posizione: nessun lavoratore sarà lasciato solo. Stefania Assunta Datto diventa così simbolo di una battaglia più ampia, che per il sindacato è appena iniziata.

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